Alcuni momenti della festa a Santa Luce di domenica 30 Maggio
ORARIO APERTURA: da LUN a VEN 8:00 / 20:00 - SAB e DOM INCONTRI - SEMINARI - EVENTI SEGRETERIA: da LUN a VEN 10:00 / 12:30 - 17:00 / 19:30
Yoga Time, centro Yoga di Livorno storico, vanta un pool di insegnanti professionisti e terapisti certificati. Per il mese di Giugno 2021, il centro yoga livornese offre i seguenti corsi:
Insieme di tecniche e di asana studiate per riconoscere atteggiamenti posturali scorretti e ristabilire un corretto assetto della struttura corporea.
Partendo da un ascolto attento e da un’immobilità consapevole, il corso di yoga posturale si proporrà di riportare il corpo in asse nonché di raggiungere un equilibrio fisico e mentale generale attraverso un lavoro che muoverà dal centro alla periferia, dall’ascolto del respiro, alla pratica delle asana.
Dopo un riscaldamento iniziale che coinvolgerà tutto il corpo, la pratica si sposterà sulla colonna vertebrale per renderla più flessibile e mobile. Questo favorirà il passaggio del respiro attraverso il canale energetico centrale ed il raggiungimento di una pace interiore attraverso la pratica di meditazione finale.
Il corso di yoga posturale si tiene con Elisabetta nei seguenti orari:
Metodo di esercizi fisici, che si avvale anche dell’utilizzo di piccoli attrezzi, teso a ripristinare l’allineamento corporeo e il potenziamento della muscolatura profonda. Esercizi a terra con piccoli attrezzi.
Il metodo nasce dalla mirabile intuizione del suo fondatore J.H. Pilates che a causa della sua salute cagionevole, caratterizzata dall’asma e dal rachitismo, elaborò e mise a punto una serie di esercizi atti a migliorare le proprie prestazioni fisiche e che fossero in grado di aumentare la forza, l’elasticità e la concentrazione.
Il corso di Pilates con Martina si tiene nei seguenti orari:
Il corso di Pilates con Sara si tiene nei seguenti orari:
Aprire le cerniere, sequenze dinamiche per riscaldare la muscolatura e le articolazioni e liberarle da tensioni e blocchi.
Si tratta di una disciplina non solo adatta al rilassamento mentale, quindi a favorire la meditazione e il rilassamento, ma che richiede anche un impegno fisico.
La caratteristica del corso di yoga dinamico è l’esecuzione in sequenza delle posture, che vengono legate l’una all’altra mediante i movimenti di transizione e sincronizzazione del respiro.
Il corso di yoga dinamico si tiene con Cinzia nei seguenti orari:
Un approccio dolce alla disciplina dello yoga dedicato a persone con ridotta mobilità.
Il corso di yoga gentile è rivolto alle persone neofite, a persone di età medio-avanzata e a tutti coloro che, a causa di traumi o rigidità particolari, sentano il bisogno di recuperare un contatto con il proprio corpo grazie al graduale scioglimento di tensioni anche croniche e al ripristino di una corretta respirazione.
Il corso si avvale dell’utilizzo di specifici supporti al fine di rendere più agevoli e comode le posizioni.
Il corso di yoga gentile si tiene con Elisabetta nei seguenti orari:
Silenzio della mente e libertà del corpo. Quando nella nostra mente è sceso un silenzio profondo, possiamo ascoltare e, asana dopo asana, procedere insieme verso la realizzazione del sé: il più alto obiettivo dello Yoga.
Il corso di yoga è un percorso esperienziale per scoprire insieme, con estrema gradualità, quanto il corpo costituisca solo il mezzo e mai il fine nella nostra ricerca di benessere interiore.
Grazie alla guida costante dell’insegnante, l’allievo viene accompagnato a sentire, rispettare e liberare il proprio corpo e a calmare la mente nella riscoperta di quelle percezioni sensoriali che sono fonte di benessere e di creatività.
Il corso di yoga con Iaia si tiene nei seguenti orari:
Il corso di yoga con Valentina si tiene nei seguenti orari:
Ha (sole) Tha (luna). Nella ricerca dell’unione la centralità è posta sull’esercizio fisico delle asana per arrivare a dominare l’instabilità della mente.
Secondo l’Hatha Yoga Pradipika, uno dei più auterovoli testi della Tradizione la pratica costante dell’Hatha Yoga ha lo scopo di eliminare gli ostacoli fisici , sublimare la materia per arrivare ad uno Yoga più spirituale.
Il corso di Hatha yoga si tiene con Valentina nei seguenti orari:
La creazione di una nuova vita è un miracolo, un momento unico e indimenticabile, per questo deve essere l’occasione per prendersi cura di se stessi fisicamente, mentalmente e spiritualmente. Riuscendo a praticare yoga, utilizzando le asana, il pranayama, la meditazione, sarà più facile affrontare questo momento magico.
Il corso di yoga prenatale è strutturato in modo da accogliere gestanti dal terzo mese di gravidanza e può accompagnarle fino all’ultimo giorno. Sarà necessario apportare delle modifiche alle asana per renderle adatte al periodo che stiamo attraversando e alle necessità delle gestanti. È previsto un incontro con i futuri padri in cui vedremo le posizioni da fare insieme al nostro compagno durante il travaglio, e alcuni incontri con l’ostetrica che ci aiuterà ad affrontare la gravidanza e il parto.
Il corso di yoga prenatale si tiene con Valentina nei seguenti orari:
Oggi ci troviamo sempre più costretti ad osservare i ritmi frenetici e competitivi imposti dalla nostra cosiddetta “civiltà del benessere”. L’inevitabile stress dovuto all’incapacità di adattamento a questi ritmi si manifesta in una serie variegata di sintomi e disordini fisici e mentali che vanno dalla gastrite all’ipertensione, ai problemi cardiaci, alle varie forme di emicranie fino all’ansia e alla depressione, tutte forme di tensione accumulate nel corpo e nella mente.
Il corso di yoga Nidra è una pratica potente ma anche un metodo scientifico per rimuovere le tensioni, anche le più profonde, nel nostro corpo come nella nostra mente, essendo una forma di riposo psichico e psicologico addirittura più efficace del sonno normale.
Il corso di yoga Nidra con Simonetta si tiene nei seguenti orari:
Il presente orario resta valido fino al 30 giugno e può essere rinnovato per i mesi a seguire. Riprendono anche le lezioni individuali da prenotare di volta in volta presso la segreteria del centro al n. 0586 951914
Finalmente ripartiamo, ma “in sicurezza”: una parola che affiancherà ancora per un po’ tutte le nostre attività. Pertanto :
Il centro riapre alle attività in conformità alle linee guida e ai protocolli emanati e adottati dal dipartimento dello sport in materia di distanziamento e delle normative igienico-sanitarie previste, mettendo a disposizione tutto quanto occorra per la sicurezza dei propri soci, insegnanti ed operatori.
In questa fase chiediamo ancora la vostra collaborazione al fine di assicurare una frequentazione fluida e in tranquillità del centro: la prenotazione è obbligatoria presso la segreteria del centro oppure presso gli insegnanti di riferimento.
I corsi vengono attivati con un numero minimo di tre partecipanti e un numero massimo di 8 persone da monitorare costantemente in base allo spazio disponibile e in considerazione della possibile fruizione contestuale delle pratiche sia online, che in presenza.
Si raccomanda:
Vi anticipiamo che con il mese di giugno saremo anche presenti il martedì dalle 18.30 alle 19.30 con la pratica di yoga presso il bellissimo giardino del caffè letterario “Le Cicale Operose”.- c.so Amedeo n. 101. Info e prenotazioni : info@yogatime.it – Lorena 347.3460133.
È bene ricordare che una pratica, se sapientemente condotta da un insegnante esperto ed attento, non dovrebbe comportare alcun tipo di controindicazioni per chi la pratica.
La pratica dello yoga si pone da sempre come obiettivo il benessere delle persone. Tuttavia, come per tutte le attività e le terapie, occorre valutare la presenza nello yoga di controindicazioni, al fine di limitare al massimo gli effetti non desiderati.
Si tratta di un assunto da tenere sempre presente quando rivolgiamo la nostra attenzione alle persone, sia che si tratti di un principiante, che di un praticante più esperto.
Nella strategia dello yoga è importante rispettare l’individualità di ogni persona. Ogni persona non ha solo un corpo, ma una storia personale e un bagaglio fatto di emozioni e di ricordi e resistenze, che si traducono spesso in chiusure e contrazioni strutturali a volte in modo molto profondo.
Allo stesso modo nello yoga le controindicazioni, al di là di quelle più grossolanamente generiche, vanno valutate sulla scorta della struttura della singola persona, in modo da adattare la pratica alle sue specifiche necessità.
Per questo, rispetto alla ginnastica, lo yoga ritiene consigliabile partire il più possibile da un’indagine conoscitiva e visiva da parte dell’insegnante.
Ho sempre pensato che il ruolo di un insegnante sia principalmente quello di accompagnare la persona ad ascoltare il corpo, entrando in contatto con i limiti e le chiusure espresse in modo non conflittuale, ma attraverso una relazione gentile ed amichevole.
Cambiare il modo di relazionarsi col corpo sarà il miglior modo per comprendere nello yoga benefici e controindicazioni.
Lo yoga ci offre un vasto corollario di asana da insegnare e da praticare.
Nell’immaginario collettivo di molti praticanti, assumere sirsasana – la posizione sulla testa – rappresenta quanto di meglio si possa ottenere dalla pratica. A prescindere da quanto asserito dalle varie correnti di pensiero, alcune delle quali mettono in guardia dalle controindicazioni di questa posizione, è bene ricordare che la posizione sulla testa, insieme alle posizioni di equilibrio più complesse, non sono certamente fra quelle più indicate da proporre a dei principianti e per i quali esistono delle asana intermedie in grado di apportare gli stessi benefici.
Allo stesso tempo anche assumere posizioni apparentemente più semplici, ma non sufficientemente preparate e adeguatamente controbilanciate sono da considerare errori fondamentali da evitare.
Solo a titolo di esempio, prendere una posizione come halasana – aratro- senza una attenta preparazione del tratto cervicale può rappresentare una superficialità nella dinamica della pratica che può dare luogo a non pochi problemi.
Anche l’esecuzione di alcuni esercizi di pranayama andrà correttamente modulata in modo da non provocare effetti e sensazioni sgradevoli quali ad esempio una eccessiva iperventilazione.
Sthira sukha asanam: solo quando una posizione viene mantenuta in modo stabile e comodo sarà possibile rivolgere l’attenzione all’interno. Ascoltare il corpo, acquietando la mente ci rende attenti alle sue necessità reali mettendoci così al riparo anche da eventuali infortuni.
Il praticante, dietro il suggerimento opportuno dell’insegnante, potrà far uso di strumenti e di piccoli accorgimenti allo scopo di assumere le posizioni senza sforzo e di poterle poi mantenere in modo assolutamente confortevole.
Fra i mezzi regolatori esterni si raccomanda l’uso di blocchi, cinghie e cuscini.
Alcune posizioni come marjariasana o posizione del gatto – può avere come controindicazione nelle persone meno esperte la dolenzia dell’articolazione dei polsi, causa di una distribuzione eccessiva del peso sulle mani: il suggerimento di piegare i gomiti per portare gli avambracci a terra rappresenta un mezzo di regolazione interno per ottimizzare piacevolmente l’esecuzione del movimento.
Un’attenta valutazione nello yoga delle controindicazioni deve essere esercitata e approfondita soprattutto in alcuni tipologie di pratica, come ad esempio lo yoga in gravidanza.
In questo caso affidarsi alle indicazioni di un insegnante preferibilmente formata con apposito percorso sulle tecniche di yoga prenatale, è un aspetto sicuramente importante legato alla necessità di suggerire le posizioni più indicate e soprattutto di renderle progressivamente adattabili alle varie fasi della gestazione.
Da lunedì 24 maggio saremo a vostra disposizione per accogliervi in orario di segreteria per rispondere alle vostre richieste e per riprendere le nostre attività da dove le avevamo interrotte.
Dal 24 al 31 maggio gli orari dei corsi rimarranno gli stessi con qualche piccola modifica per le quali vi invitiamo a contattarci o a venire a trovarci.
Per il calendario delle lezioni previste dal 1° di giugno in poi vi daremo comunicazione in seguito.
Poiché le attività verranno svolte in conformità ai protocolli e alle linee guide emanate e condivise dal dipartimento dello sport vi invitiamo a:
Indossare la mascherina e abbigliamento idoneo alla pratica
Prenotare sempre le vostre lezioni
Utilizzare un tappetino personale e un apposito telo.
Vi aspettiamo numerosi per riprendere insieme il nostro percorso
Per qualcuno leggere il titolo di questo articolo potrà suscitare qualche perplessità o qualche reazione tipica di quando si affronta un argomento come quello della sessualità. Nella fattispecie se si parla di sesso e yoga. Proviamo ad approfondire.
Lo yoga fa bene all’amore e praticare migliora la vita sessuale perché, fondamentalmente, ci consente di migliorare la relazione con noi stessi.
Troppo spesso adottiamo una reazione giudicante con noi stessi, non ci accettiamo e desideriamo di essere diversi da ciò che siamo. Questo non ci permette di apprezzare la bellezza della nostra unicità e ci allontana dal prendere contatto con la nostra vera essenza.
Tutta la pratica dello yoga nelle diverse tradizioni che conosciamo, fonda uno dei suoi pilastri principali sull’apertura del cuore e quindi sull’accoglienza e sull’amorevolezza a partire da noi. Non può esserci amore verso l’altro senza apertura ed accoglienza verso se stessi.
Shantosa – il contentamento e l’accettazione al meno delle nostre aspettative – e asteya – letteralmente non rubare, ma anche il lasciare andare ciò che non ci appartiene di diritto per fare esperienza della essenzialità della nostra natura divina, sono due pilastri della nostra esistenza. Possono aprirci alla massima espressione dell’amore nella sua accezione più vasta, all’interno della quale anche il rapporto sessuale può trovare la sua espressione più libera e completa.
Una persona per stare bene deve muoversi in modo adeguato, mangiare bene e con una corretta modalità, deve ispirarsi a sentimenti di pace e di quiete dove far dimorare la propria mente. Infine, deve avere anche una relazione soddisfacente con l’altro a livello sessuale.
Il benessere psicofisico si basa su un concetto olistico di unicità che guarda ai diversi aspetti della persona, non ultimo il rapporto con la propria sensualità.
La pratica dello yoga infatti, aprendo all’esperienza delle percezioni sottili, esalta il senso di identità profonda e attraverso il miglioramento propriocettivo educa al rapporto con la sensualità, migliorando di conseguenza il rapporto anche con la propria sessualità.
Per dirla con le parole di Eric Baret: “La percezione è senz’altro ciò che vi è di più prossimo al silenzio” e attraverso di essa si scopre che “la vita non può essere pensata ma che è pura sensorialità”
Sesso e yoga possono rappresentare un giusto binomio per completare quel senso di profondo soddisfacimento che contribuisce al vivere una vita piena ed armoniosa sotto tutti gli aspetti: “L’attaccamento limita la consapevolezza piena di noi stessi” y.s. 39
Tutto nella vita può dar luogo ad abitudini e le abitudini a lungo andare spengono l’entusiasmo e la creatività. Quando ci consentiamo di lasciare andare attaccamenti, desideri e proiezioni la mente ritrova il suo stato naturale, dove potersi sentire a proprio agio e restituire così libertà anche a un atto così importante come quello sessuale.
Quando lasciamo andare il superfluo e tutto ciò che limita la consapevolezza di noi stessi, l’essenza viene a galla. La coscienza si allarga senza essere più limitata dal soddisfacimento dei bisogni e ci riappropriamo completamente di noi stessi.
Qui l’unione tra yoga e sesso perde quel senso di bramosia puramente carnale, per indurre il praticante a vivere l’atto di unione con l’altro con una totale presenza e generosità anche di intento.
Brahmacharya – letteralmente la pratica del contenimento o l’astenersi dall’attività sessuale per i monaci. Questo yama non ci invita all’astensione monacale, ma ci insegna a come indirizzare al meglio l’energia sessuale e non solo.
Rappresenta un principio di osservazione molto importante per la nostra vita perché presuppone una rinuncia. Solo allontanandoci dalla mera bramosia, ovvero da quella naturale tendenza che abbiamo di possedere le cose sia materialmente che mentalmente, così come dalla tendenza a restare attaccati ai nostri desideri, possiamo sperimentare il fine ultimo dell’atto sessuale: “l’estasi”.
Allo stesso modo la pratica di yoga e sesso consente di aprirci alla stessa sensazione di estasi, trasformando il modo di approcciarsi alla vita e alla relazione con gli altri in modo più equilibrato e nutriente.
Quando parliamo di yoga e sesso questo rimanda il pensiero comune alla pratica del tantra, ancora per molti erroneamente considerata come una serie di tecniche volte a far meglio l’amore e a migliorare le prestazioni sotto le lenzuola.
In realtà tantra – letteralmente tessere, espandere – è ancora uno strumento per amplificare la propria consapevolezza. Rappresenta un modo di osservazione personale. È il divenire consapevoli dei propri desideri in modo rilassato senza dover creare nessun conflitto con essi. In questo modo anche una migliore prestazione e soddisfazione fisica può diventare un piacevole effetto collaterale.
Il connubio tra sesso e yoga aiuta a percepire il proprio corpo nell’abbraccio comune con l’altro e a sentire il respiro nello spazio di quell’abbraccio: uno spazio molto delicato ed intimo in grado di superare ogni tensione e disagio, dove potersi abbandonare e trascendere ogni corporeità.
La ricerca dell’essere umano è sempre quella di essere e di sentirsi in relazione in modo appropriato con se stessi, con gli altri e con il mondo per tutto il tempo della sua vita. Adottando questo intento potrà migliorare la propria vita sessuale ad ogni età.
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