LA PRATICA DEL KIRTAN:
il canto che cura e fa fiorire la nostra vita
È da oltre dodici anni che mi dedico allo studio, all’insegnamento e alla diffusione della pratica del kirtan e, nonostante una comprensibile familiarità con essa, ogni volta che mi trovo al suo cospetto è come se fosse sempre la prima. La meraviglia e lo stupore che sorgono dinanzi al senso di beatitudine, di rapimento estatico e di profonda pace interiore in cui mi riscopro al termine di ogni sessione hanno un sapore sempre nuovo, a testimonianza dell’inesauribile ricchezza di tale pratica.
È stata la mia grande passione per la musica, per il canto, per le lingue straniere e per tutto ciò che è spiritualità a far scoccare la fatidica scintilla: una semplice frase ripetuta all’infinito, in un idioma sconosciuto, una melodia orecchiabile e una voce proveniente dal cuore… et voilà, fu amore al primo ascolto!
Da quel fatidico momento la mia voce, le mie mani, la mia mente e il mio cuore si sono messe a servizio di questa pratica magica proveniente dall’India e dispensatrice di gioia, calma, pace, amore, compassione…insomma: di tutto ciò a cui l’essere umano ambisce da sempre e che conduce alla vera felicità e alla piena realizzazione del Sé.
Giunto in Occidente nel corso del XX secolo, il kirtan ha sùbito incontrato il favore di un gran numero di ricercatori spirituali e questo sicuramente grazie alla sua estrema accessibilità e versatilità. Per assaporarne i frutti è infatti sufficiente unirsi al canto di alcuni mantra o bhajan (canti devozionali) proposti dalla voce guida e abbandonare il timore del giudizio, le resistenze o la vergogna. La vibrazione creatrice e vivificante insita in queste formule sacre unita al potere trasformativo e terapeutico della voce producono effetti concreti sulla struttura energetica, psichica ed emotiva del praticante subito sperimentabili. La mente si placa sino a svuotarsi; i blocchi energetici alla base dei nostri disturbi fisici iniziano a sciogliersi, apportando un progressivo senso di benessere e andando a stimolare il potere di autoguarigione del corpo; il senso di solitudine, di tristezza, di fatica o di disperazione che talvolta possiamo provare lascia spazio alla chiara percezione di far parte di una grande famiglia, condizione che conduce al risveglio della gioia profonda insita in ogni essere vivente e della fiducia nel piano divino.
Quando la mente è calma, il cuore è aperto e il corpo è in salute siamo in presenza delle condizioni ottimali affinché la nostra vita possa realmente fiorire e diffondere il suo profumo sull’umanità intera.
Se ne avete la possibilità, immergetevi almeno una volta in questa pratica: sono certa che non resterete delusi e anzi, potreste addirittura correre il rischio di sviluppare una forte dipendenza! Fortunatamente questo “rimedio naturale” non ha effetti collaterali indesiderati…
Articolo di Nadia Ferrara – insegnante di Harmonium, Mantra Yoga, Nada Yoga e Hatha Yoga