Far emergere la propria natura profonda equivale a riconoscere e ad allinearsi con quella che è la propria inclinazione naturale.
Lo sforzo successivo, se di sforzo possiamo parlare, è quello di restare autentici e coerenti in quella direzione.
Possiamo cadere e rialzarci, e nella vita accade, con l’unica preoccupazione e l’urgenza del rimettersi in piedi, ma possiamo anche cadere restando osservatori del modo in cui ogni volta, ci risolleviamo. E questo uscire dall’automatismo è ciò che può fare la differenza.
Uscire da quell’automatismo che separa, contrae e genera inconsapevolezza e distanza, ci permette di allinearci con un livello più elevato di coscienza, così da consentirci di imparare dalla nostra personale e silenziosa esperienza.
Come quando si è soliti dire : “niente capita a caso” è come riconoscere che c’è un ordine già precostituito, un ordine che presiede in tutte le cose della nostra vita e che tende sempre e comunque al bene, indipendentemente da.
E se anche capita che lo perdiamo, esso ci da la possibilità di ricondurci sempre al “centro”.
Nella pratica la posizione di Tadasana rappresenta il fulcro: il centro di stabilità energetico prima ancora che posturale dal quale poter creare forme diverse senza mai perdere la centralità.