È luogo comune ritenere che la meditazione è una pratica complessa. La sua complessità, alla fine, è proporzionale all’impegno e al desiderio che abbiamo di conoscerci per quello che siamo.
L’arte del meditare nasce in India, i primi documenti risalgono al 1500 a.C. provenienti dal popolo Indù.
La meditazione è una pratica che viene svolta da popoli di tutto il mondo, dai più occidentali e moderni a quelli più esotici, benché ogni cultura abbia il suo modo e la sua tecnica specifica.
Ha origini antichissime e ancora viene sostenuta come grandissima fonte di benessere e pace, non solo a livello psicologico, ma anche a livello fisico, portando con sé numerosi benefici come ad esempio l’innalzamento delle difese immunitarie.
Inizialmente, e tutt’oggi in molti popoli, la meditazione ha connotati spirituali, vista come una tecnica in grado di innalzare l’uomo a Dio, ma attualmente nelle culture più moderne questa disciplina ha perso i suoi connotati religiosi ed è praticata come tecnica di rilassamento.
Ma è bene ricordare che la meditazione è molto di più e non soltanto una tecnica di rilassamento, o una modalità per acquietare la mente per il tempo in cui restiamo seduti.
La meditazione è un processo di ricerca, di osservazione e di scoperta che ci porta a stabilire quel contatto profondo con la nostra essenza, che va oltre le forme identificative create dalla nostra mente. Oltre i confini limitati dell’ego.
Meditare: significato e obiettivi
Meditare deriva dal latino “meditatio” che significa “riflessione”. Si tratta perciò di una pratica che comporta il raggiungimento della padronanza di sé, il controllo della propria mente con tutti i suoi pensieri, tramite una profonda concentrazione.
Meditare significa distendere i nervi, ridurre le tensioni, recuperare energia e abbandonare ogni sorta di pensiero e sensazione negativa a favore del “qui ed ora”, per affondare nella nostra verità, nella realtà di ciò che siamo veramente al di là dei ruoli e delle credenze che abbiamo creato.
Il soggetto osserva le sue sensazioni, i suoi pensieri, la sua mente, fino a prenderne una totale consapevolezza, un pieno controllo, e riuscendo così infine a raggiungere uno stato di totale benessere e calma.
Come si pratica la meditazione
La meditazione è una pratica senza fronzoli e per poterlo fare non occorrono molte cose :
Imparare a meditare non è estremamente complesso nella sua teoria, ma la pratica può diveltarlo senza una giusta guida, perché riuscire ad avere una completa percezione di sé non è affatto semplice.
E’ indispensabile creare un appuntamento quotidiano con la meditazione, inizialmente anche di soli dieci minuti, affinché questa pratica possa entrare, gradualmente, a far parte della nostra vita, al pari del mangiare, del bere e del dormire.
È necessario prima di tutto indossare indumenti comodi e trovare un posto tranquillo, silenzioso, un luogo “dedicato” dove si potrà essere sicuri di non essere disturbati.
Il silenzio non deve essere necessariamente totale, ma, soprattutto per i principianti, è possibile anzi utilizzare un rumore di sottofondo per aiutare la pratica, come ad esempio la musica per meditare.
Il tempo da dedicare alla meditazione si dilata con la pratica: E’ indispensabile creare un appuntamento quotidiano con la meditazione, per iniziare è possibile concedere anche, solo 5 minuti, per poi arrivare successivamente e lentamente a 10, 20, o 30 minuti, affinché questa pratica possa entrare, gradualmente, a far parte della nostra vita, al pari del mangiare, del bere e del dormire.
Esistono varie posizioni per meditare, alcune più complesse, altre più semplici, l’importante è assumerle correttamente e che il corpo sia comodo per evitare di incorrere in dolori e fastidi che si possono ritorcere sull’esperienza meditativa. Per questo è consigliabile utilizzare tutti i supporti necessari affinché il corpo possa trovare stabilità e la mente possa mantenere il silenzio necessario a riassorbirsi in se stessa.
Ribadiamo l’importanza della comodità, non ci devono essere distrazioni di sorta nella pratica, nemmeno nella posizione assunta.
Benefici della meditazione
È stato visto che la meditazione può comportare molti benefici, sia a livello psicologico, mentale, ma anche a livello fisico, per proteggere la salute o aiutare nella terapia contro alcune patologie.
Esiste infatti un’ampia letteratura scientifica che attribuisce alla pratica meditativa un ampio raggio di azione atto a ristabilire lo stato di equilibrio psicofisico alterato in molte persone e a più livelli. La meditazione entra a pieno titolo come terapia adiuvante di supporto in molti reparti oncologici e viene considerata con attenzione la sua possibile azione preventiva relativamente alle malattie degenerative senili.
Nello specifico, i benefici della meditazione sono:
- Riduce lo stress e l’ansia, in quanto la concentrazione sul “qui ed ora” comporta l’abbandono dei pensieri negativi effimeri.
- Migliora il benessere, la consapevolezza di sé e promuove i pensieri positivi e la gentilezza.
- Migliora la capacità di concentrazione.
- Aiuta a migliorare la memoria.
- È un valido sostegno alla lotta contro le dipendenza, soprattutto l’alcol.
- Migliora la qualità del sonno.
- Aumenta la capacità di sopportazione del dolore, e per questo viene spesso usata nella terapia contro il dolore cronico.
- Abbassa la pressione sanguigna e migliora quindi la salute del cuore e del sistema circolatorio.
- Rinforza il sistema immunitario.