Usa lo Yoga per migliorare la pratica del nuoto, rafforzando i muscoli, raggiungendo flessibilità e riuscendo a ottenere maggiori livelli di concentrazione.
Yoga e nuoto: due discipline agli antipodi o che possono essere portate avanti di pari passo, in maniera sinergica e ottimizzando i benefici di entrambe?
La risposta a questa domanda non può che essere affermativa, visti i concreti vantaggi che uno sport come il nuoto, non diversamente dallo yoga, permette di ottenere a livello di forma fisica ma anche di concentrazione, gratificazione, benessere psichico.
Se adottato in maniera esclusiva all’interno dello stile vita e senza un’adeguata preparazione muscolare, può dare problemi quali disallineamento, tonicità, contrazioni sia agli arti che alla schiena.
Un vero peccato dal momento che, con una pratica costante e degli specifici esercizi yoga da fare fuori dal tappetino e persino in acqua, si riesce a ovviare a simili situazioni.
Nuoto e yoga sono un’accoppiata semplicemente vincente, capace di donare armonia, forza, flessibilità, resistenza, a fronte di una maggiore sicurezza, serenità e persino gioia nella vita di tutti i giorni.
Nuoto e yoga: i benefici
Quali sono i benefici che lo yoga è in grado di offrire a uno sport come il nuoto? Vediamo insieme quelli che appaiono più interessanti:
- Maggiore flessibilità delle articolazioni: si vanno ad allungare i muscoli posteriori, frontali e quelli laterali.
- Viene ottimizzata la resistenza fisica e quella mentale.
- Estensione dei movimenti, a fronte di una capacità più elevata nella bracciata.
- La persona implementa il fiato, complice la ritmicità e armonia dei movimenti in tutto il corpo, da coordinare con la respirazione.
- Equilibrio aerodinamico superiore, in virtù di un miglioramento della postura e con un conseguente aumento della velocità.
In acqua, lo yoga riesce a intervenire sia sulla fluidità dei movimenti, a fronte di un lavoro fatto sia in fase preparatoria che durante quella successiva.
Particolarmente efficaci gli esercizi sia di Pranayama, che permettono di concentrarsi sull’atto stesso del respirare, e quelli del Vinyasa Yoga, i quali aiutano invece a coordinare i movimenti ponendoli in relazione all’entrata/uscita dell’aria.
La respirazione in acqua è uno degli aspetti più delicati, complessi, importanti. Se fatta correttamente, permette di avere una migliore ossigenazione e di conseguire al meglio i singoli gesti.
Qualcosa che vale sia per chi pratica il nuoto per passione e ancora di più per gli atleti professionisti, che possono avere così un alleato in più per raggiungere i propri traguardi.
Yoga e nuoto: 3 esercizi efficaci
Quando si parla di yoga e nuoto è essenziale considerare che ci sono degli asana che risultano particolarmente indicati: alcuni si possono fare anche in acqua. Ne andiamo a vedere 3 che sono particolarmente efficaci:
- Una posizione che permette di allungarsi in maniera esponenziale. Per realizzarla in piscina o in ambienti marini, bisogna mettersi a circa 50-60 cm dal bordo, andando ad agire su mani e avambracci. Lo sguardo va verso l’alto, con la schiena che compie un arco.
- Un asana che consente di ottenere un bilanciamento e uno spiccato allungamento muscolare. Lo stato da cui partire è quello eretto. La persona solleva una gamba e piega il ginocchio, con le dita dei piedi che puntano verso il basso. L’altra gamba si mantiene ben ancorata a terra. L’asana va tenuto per alcuni respiri, per poi cambiare gamba e ripetere più volte.
- Cane a faccia in giù. Un asana tra i più efficaci, perfetto per allungare e fortificare sia gli arti che la schiena, persino la cervicale. L’importante è cercare di non stendere più di quanto non si possa effettivamente fare, altrimenti il rischio è di farsi male.
Conclusioni
Uno degli aspetti più interessanti che hanno in comune yoga e nuoto è indubbiamente una sorta di educazione al rispetto di sé: qualcosa che passa dalla conoscenza e dalla pratica dei movimenti in abbinamento alla respirazione. E che gli asana, così come gli esercizi di meditazione, permettono di ottimizzare.