Porta nella tua vita il benessere grazie allo yoga: la respirazione consapevole come strumento di amore e di cura
Di fronte alla sofferenza rimane come unica possibilità quella di scegliere la vita. La scienza medica oggi propone varie possibilità, abbiamo a disposizione una quantità di prodotti per arginare l’ansia, contenere gli stati depressivi e varie terapie per patologie anche più importanti.
Senza voler confutare la validità delle terapie farmacologiche a volte, purtroppo, più che necessarie, queste dovendo seguire dei protocolli di cura ben definiti e in larga parte generalizzati presentano comunque il grosso limite di non essere ritagliate sul singolo individuo visto nella sua complessità di corpo mente cuore.
Il malessere, la malattia, alla fine se li sappiamo interpretare non sono cattivi. Sono lì per avvisarci che stiamo sbagliando cammino, che c’è qualcosa nelle nostre attitudini e nelle nostre convinzioni che va modificato.
Per questo una strategia efficace e adiuvante, anche nelle patologie più complesse, resta comunque quella di prendere fiducia nel motore che consente non solo la nostra esistenza ma che è anche in grado di determinarne la qualità: la respirazione consapevole.
Si esige un cambio di rotta: un mare che prelude ad una tempesta esige sempre una svolta un cambio di direzionalità, non sempre facile o immediato, a volte anche brusco, ma necessario per rivolgere uno sguardo non più concentrico ma aperto verso altre possibilità.
E la vita e la pratica dello yoga ci insegnano un po’ questo: il coraggio e insieme l’abilità del poter navigare attraverso le inevitabili difficoltà della nostra esistenza, dandoci la possibilità di non restarne travolti, ma di cambiare rotta quando necessario e in modo consapevole restare sempre, in un equilibrio dinamico, artefici del nostro destino.
L’ineluttabilità della nostra impermanenza – madre di tutte le nostre afflizioni: abinavesha – patanjali y.s. – anziché bloccarci nella paura o nell’illusione dovrebbe poter risvegliare in noi “ l’audacia del vivere”.
L’insegnamento di Carlos Fiel
Come insegna il maestro Carlos Fiel, l’oceano stesso non sceglie mai quali onde accettare e quali respingere, accetta l’onda più agitata al pari di quella più tranquilla e solo da questa accettazione origina tutto il resto: la calma, la serenità, la pace.
Darci la possibilità di cambiare lo stato mentale grazie alla pratica dello yoga e della meditazione non solo è la base per portare nella propria vita il benessere ma rappresenta anche un ottimo preludio al processo di guarigione. Uno stato mentale di calma e serenità mantiene basico il ph del sangue, consente di mantenere i livelli dei mediatori dell’infiammazione al di sotto dei livelli di guardia riducendo di fatto l’insorgenza di numerose patologie.
In una parola dedicarsi alla respirazione consapevole aiuta a spostare l’asse della responsabilità della nostra salute verso le nostre risorse più interne.
È difficile, ma noi che facciamo yoga e comunque abbiamo il desiderio di poter mietere un piccolo seme per un mondo migliore conosciamo fin troppo bene l’importanza della serenità per il benessere psicofisico della persona.
Rimane un’unica verità, alla fine, e quando non riusciamo a vedere la via d’uscita da una situazione difficile la possibilità che ci indica la pratica dello yoga è quella di fermarsi, per cercare di respirare profondamente e consapevolmente. È forse l’unica cosa giusta da fare e, quando sentiamo e riconosciamo qual è la cosa giusta da fare, istantaneamente svanisce ogni conflittualità e possiamo trovare la pace, un po’ di serenità.
Non è fantascienza ma è una cosa molto semplice ed efficace se fatta con convinzione e amore.
La pratica: un’attitudine di amore
Posso immaginare che ogni volta che inspiro vado a rinnovare ogni cellula del sangue perché la sostanza che si chiama emoglobina ha la capacità di fissare l’ossigeno molto facilmente e molto velocemente e questa ricarica di ossigeno rende il sangue rosso e brillante e rinnovato ogni secondo. Perciò attraverso questa respirazione consapevole, rinnovando e ripulendo il sangue, arriviamo a prenderci cura nel modo migliore di tutte le cellule del corpo.
Possiamo aiutarci con l’inspiro ad abbracciare tutte le cellule del corpo e con esse abbracciare anche tutta la sofferenza che e’ racchiusa in esse permettendoci di non trattenerla ma di lasciarla andare con l’espiro successivo.
Questa è semplicemente una pratica di amore in primis verso se stessi, che è la condizione più importante per poter guarire. Perché si guarisce prima nell’anima e poi nel corpo.
Questa pratica può generare vita, può portare guarigione al corpo e alla mente. Le cellule sane sono li non a caso, ma per aiutare le cellule malate e con la respirazione consapevole noi possiamo aiutarle a sostenere le cellule sane.
Troppo spesso non viene riconosciuto quanto il corpo sia intelligentemente programmato per portarci sempre e comunque verso un equilibrio, verso lo stare bene.
A volte varrebbe la pena di soffermarci sull’origine, il significato e i sinonimi delle parole che incontriamo perché in esse è sovente già racchiusa la soluzione o comunque l’indicazione della via migliore da intraprendere: salute = sanità – santità.
L’importanza della respirazione consapevole per la consapevolezza
La guarigione è prima di tutto un intento una presa di fiducia nella riscoperta delle proprie potenzialità innate non solo fisiche ma anche spirituali. Per questo anche per i malati di cancro quello della pratica della respirazione consapevole resta il trattamento migliore o comunque da affiancare alle terapie farmacologiche.
Non serve sopprimere le cellule malate perché queste si rafforzeranno.
Uccidere sopprimere pensate quanta violenza arriva da queste parole rispetto alle parole dello yoga: ascolto, compassione, gentilezza, amore e così via.
Per guarire quindi, non bisogna pensare di rimuovere queste cellule ma cercare di sostenere le cellule sane affinché possano abbracciare quelle che non lo sono.
Grazie alla pratica dello yoga e della respirazione consapevole diventiamo più calmi, ma anche più lucidi e attenti: diventare consapevoli del grado di disattenzione che rivolgiamo solitamente al corpo insegnerà a trattarlo con maggiore rispetto e gentilezza.
Per guarire è necessario portare amore nella nostra vita.