Tecniche di respirazione: kapalabhati pranayama benefici e controindicazioni
Avere una giusta relazione con il corpo attraverso il respiro rappresenta la chiave della nostra esistenza: aiuta a risolvere lo stress, lo stress emozionale oltre che posturale e fornisce un supporto di concentrazione ottimale alla mente aiutandola ad uscire dalla dispersione.
Tramite le tecniche di respirazione yogica avviene a livello vibrazionale, una serie di informazioni sottili in grado di trasformare la materia stessa.
Ed è ormai assodato come queste informazioni, siano in grado di rimodulare le funzioni neurologiche e fisiologiche dell’individuo.
Per questo cercheremo di approfondire alcune tecniche di respirazione che la scienza del respiro, ovvero il pranayama, mette a nostra disposizione per il benessere e il riequilibrio del nostro stato fisico energetico e mentale.
Oggi ci occuperemo della respirazione kapalabhati pranayama.
La respirazione kapalabhati è prima di tutto un kriya – una fra le sei tecniche di shat karma – quindi una pratica di purificazione e disintossicazione molto potente sia per il corpo che per la mente e che utilizza la sola forza del respiro.
Il focus di questa respirazione è rappresentato dall’espirazione attiva e veloce, mentre l’inspirazione avviene in modo totalmente passivo.
Da non confondere quindi con bastrika una tecnica di respirazione yogica simile ma che prevede le fasi di inspiro ed espiro entrambe attive e veloci.
Una pratica ringiovanente per il cervello
Kapalabhati pranayama o respirazione del cranio lucido, letteralmente da kapal – fronte – e da bhati – splendente- è una fra le tecniche di respirazione più importanti tale da essere considerata una modalità di ringiovanimento per il cervello e a questo scopo il suo esercizio, se in buono stato di salute, dovrebbe essere raccomandato quotidianamente.
Dal momento che il cervello è sicuramente il maggior consumatore di energia del nostro corpo e se consideriamo che già la respirazione ordinaria è in grado di far variare, nei due sensi, di circa 18 volte il volume cerebrale, è facile immaginare cosa possa accadere a quest’organo durante l’esercizio di kapalabhati pranayama nel quale il ritmo viene ad essere enormemente amplificato fino a raggiungere le 120 espulsioni al minuto.
Ne consegue che, durante questa tecnica di respirazione, il cervello viene massaggiato, risciacquato e irrigato costantemente. inoltre, l’espulsione di una quantità maggiore di anidride carbonica consentirà di avere sempre a disposizione sangue fresco e ben ossigenato con il risultato di avere anche una mente più fresca, lucida, e concentrata
Altri benefici
Kapalabhati pranayama insegna a padroneggiare la respirazione addominale non sempre così scontata. la espirazione attiva e profonda di questa tecnica consente di attivare profondamente la muscolatura addominale tonificandola, ed agevola lo svuotamento della parte bassa dei polmoni ad opera della contrazione degli stessi muscoli addominali. anche gli effetti sulla flessibilità della membrana diaframmatica sono sorprendenti. inoltre, mantiene pulito l’albero respiratorio allontanando gli allergeni e i virus grazie all’espulsione attiva dell’aria attraverso le narici.
kapalabhati pranayama consente quindi di aumentare la capacità polmonare e migliorando l’efficienza respiratoria e la distribuzione del prana in tutto il corpo. Poiché un maggiore afflusso di ossigeno rende l’organismo nel suo insieme più attivo ed efficiente questa pratica respiratoria sarà molto utile per le persone che tendono alla sedentarietà.
Precauzioni da adottare
In questo contesto, abbiamo preso in considerazione solo alcuni dei molteplici benefici prodotti da questa importante tecnica di respirazione yoga. Non bisogna però dimenticare l’importanza di alcune precauzioni da adottare.
Come per tutte le tecniche di respirazione pranayama e non solo, è fondamentale che il corpo sia in una postura corretta, comoda e con la schiena diritta in modo da agevolare il movimento del respiro che deve essere fluido e senza interruzioni al di fuori di quelle pause prodotte naturalmente alla fine dell’inspiro e dell’espiro.
Kapalabhati pranayama è una tecnica da utilizzare con molta prudenza dalle persone ipertese mentre è fortemente sconsigliata ai cardiopatici e alle donne in stato di gravidanza causa la potenza dello scambio pressorio interno.
Resta comunque, consigliabile per tutti non affidarsi al “fai da te” ma seguire un corso preferibilmente in presenza di respirazione pranayama o farsi seguire nell’apprendimento della tecnica da un insegnante esperto.
Una volta appresa la tecnica in modo corretto
Dopo aver intensificato la nostra facoltà di concentrazione e di attenzione kapalabhati pranayama ci consentirà di sederci senza più’ alcun disturbo per incamminarci lungo il sentiero di dhyana – il vero fine dello yoga.
Kapalabhati pranayama è quindi un’ottima strategia per migliorare anche il nostro umore: una mente lucida e concentrata allontana lo spettro dell’ansia e della depressione e rappresenta il presupposto essenziale per la nostra felicità.