Yoga e stress | Yoga Time Livorno

Yoga e stress

È ormai assodato e condiviso anche da gran parte della comunità scientifica ritenere quanto una pratica di yoga costante e bilanciata tra movimento fisico, respirazione e meditazione possa avere un grande impatto sul nostro equilibrio psicofisico riducendo, se non azzerando, gli effetti negativi di uno stress talvolta prolungato.

 

La velocità: porta di ingresso dello stress

Quotidianamente veniamo sollecitati e sospinti da una continuità di stimoli, i più disparati: la sollecitazione visiva, uditiva è la velocità alla quale il nostro sistema sensoriale viene sottoposto finisce per impattare sul nostro sistema nervoso, inducendo il nostro organismo ad accelerare tutte le sue funzioni.

Ci muoviamo di corsa, non abbiamo ancora concluso un’azione che siamo già, se non contemporaneamente, su quella successiva, restiamo nello sforzo e nell’apnea respiratoria senza neanche rendercene conto.

infine, poiché tutto origina nella nostra mente, con la velocità, la mente fa fatica a diversificare a rilassarsi e a stabilire un rapporto di relazione costante con ciò che è davvero importante per noi e per una vita serena.

Possiamo concludere che la velocità e la porta d’ingresso dello stress e che lo stress a sua volta sia la porta d’ingresso di molte patologie in primis quelle legate al sistema cardio vascolare.

L’impatto di uno stress continuato – distress – sui neurotrasmettitori può essere pesante : aumenta l’attività del cortisolo  – ormone dello stress per eccellenza- si attiva adrenalina  –  a discapito della serotonina e della dopamina – ormoni invece indispensabili per la calma e il buon umore. In questo contesto tutto l’organismo entra nella modalità di “attacco e fuga”. Anche il PH del sangue finisce per essere alterato aprendo la strada a possibili processi infiammatori. Una modalità quindi che è necessario  spegnere il prima possibile onde evitare di incorrere in danni anche permanenti.

 

Distress – una patologia comune a gran parte della popolazione

Troviamo ormai in commercio moltissimi integratori che possono aiutare  a ritrovare la calma e la serenità,  a testimonianza di quanto, purtroppo, lo stress prolungato con tutte  le sue conseguenze sia ormai da considerare una “patologia”  sempre più comune nella popolazione.

Accanto agli integratori o insieme non bisogna dimenticare l’importanza di ritornare a ricreare una relazione con se stessi, uscire dalla dispersione e ritrovare il proprio centro, grazie ad una pratica costante dello yoga e della meditazione.

La letteratura scientifica in questo senso è ormai ampia, e supportata da ricerche attendibili.

 

La chiave: ricreare un relazione con se stessi attraverso la disciplina

L’accento è posto su una pratica che non concentri la sua attenzione solo sul movimento ginnico, bensì una pratica yoga che, in quanto “disciplina” voglia arrivare a modificare consapevolmente  i parametri che governano e influenzano il “nostro essere e stare” nella direzione del miglior benessere possibile. 

Ad una mente agitata corrisponderà sempre un respiro agitato, e un corpo contratto.

Il percorso sarà sempre graduale. Una disciplina che origini dal produrre, in primis,  un maggiore stato di  calma mentale per imparare a muovere il corpo da li è il primo passo, quello più importante e fondamentale per poi  aprire la strada ad un cambio di coscienza e di percezione di sé e ricondurci alla tanto sospirata serenità perduta e al nostro equilibrio.

Naturalmente non bisogna mai dimenticare il ruolo determinante degli esercizi di respirazione, prima ancora del pranayama, necessari a cambiare uno stato di coscienza a volte alterato.

Mai dimenticare di affidarsi a degli insegnanti esperti che si siano formati presso scuole riconosciute in ambito italiano ed europeo, in particolare se abbiamo qualche problema.

Infatti, le classi di Yoga non sono quasi mai omogenee, ma ogni persona ha un suo corpo, una sua storia, delle personali peculiarità. Ogni persona è un mondo a sé e in quanto tale va compreso, guidato e sostenuto verso la versione migliore di se stessa.

 

Conclusione

La felicità? È uno stato di serenità

I risultati migliori non si ottengono mai, dietro il miraggio di facili risultati, ma solo con la costanza, con gradualità e pazienza. Sviluppando un atteggiamento di indulgenza e di accoglienza verso ciò che siamo indosseremo il giusto atteggiamento che ci ricondurrà in breve tempo alla nostra serenità.