Yoga e diabete, quando le buone abitudini portano benefici alla salute
I fattori in grado di incidere sulle condizioni fisiche sono innumerevoli, indipendentemente dalla natura o dalla gravità dei disturbi. Vita sedentaria, stress, abitudini scorrette a tavola possono compromettere una situazione non favorevole in partenza.
Ad aggravare il quadro si può affacciare anche una certa predisposizione ereditaria riguardo determinate malattie, soprattutto durante la terza età. Correggere i comportamenti sbagliati diventa fondamentale, in tale ottica: è quanto accade, per esempio, con yoga e diabete.
Insieme a un’alimentazione sana, cure su misura e controlli regolari, tale disciplina consente una gestione (se non una prevenzione) più agevole delle complicazioni derivanti dalle disfunzioni dell’organo pancreas.
Yoga e diabete, perché trova così ampio riscontro?
Le pratiche cosiddette orientali, come lo yoga e la meditazione stanno ormai trovando larga diffusione in vari ambiti, e come valida integrazione dei protocolli medici in primis. Al momento attuale non è riconosciuta una capacità guaritrice a tali discipline, ma rappresentano comunque un valido supporto ai trattamenti tradizionali.
Lo yoga mette al riparo dai fattori di rischio per il diabete, almeno quelli monitorabili e permette di arginarne gli effetti negativi quando la malattia sia ormai conclamata. Tutto ciò vale per una serie di motivi strettamente legati allo stile di vita quotidiano :
- induce uno stato di benessere fisico
- rasserena la mente e abbatte lo stress
- consente di mantenersi in forma, soprattutto tramite le correnti di pensiero focalizzate su insegnamenti pratici e posture (tipo hatha yoga)
- concorre a ridurre la produzione di grasso viscerale
- influisce positivamente sulla respirazione.
Grazie a una regolare attività, vivere bene con il diabete diventa un obiettivo raggiungibile, anche in presenza di una predisposizione ereditaria.
Diabete e stress: una correlazione da non sottovalutare.
Al di là delle implicazioni genetiche, solitamente parlare di diabete significa anche parlare di stress.
In particolare parliamo di distress che è vista come la condizione in cui l’organismo si trova nella condizione di non riuscire a spegnere la risposta adattativa alla fase di allarme sollecitata da un evento esterno spesso traumatico : l’organismo resta quindi in una condizione di iperattività costante che impedisce il ritorno ai parametri biologici e funzionali normali nel breve periodo. In questa circostanza il perdurare della sollecitazione in atto avrà come probabile risposta una disfunzionalità organica meglio definita come sindrome metabolica dove uno dei parametri più evidenti sarà l’innalzamento dell’indice glicemico.
Appare chiaro che in questa situazione dovremmo preoccuparci di riportare le funzionalità organiche sotto il livello della soglia di guardia agendo sulla causa che ha scatenato una reattività organica abnorme e incontrollata, ricorrendo ad una terapia farmacologica adeguata ma non solo.
Dal momento che siamo un’unità ad un’alterazione organica importante potremo assistere anche ad un’alterazione dei normali processi psichici con uno svuotamento a livello psico funzionale ed energetico.
Per questo l’intervento di una pratica di yoga regolare potrà rappresentare una valida soluzione atta a prevenire come a ridurre l’incidenza di alcune complicanze legate alla patologia ed anche adiuvare gli esiti e bilanciare i possibili effetti collaterali delle terapie prescritte.
Attraverso il riordino del processo respiratorio e il conseguente cambiamento di stato di una mente da alterato ad uno stato di calma, la pratica yoga può condizionare grandemente lo stato psicofisico della persona verso un processo se non di guarigione, di prevenzione e di attenuazione di molti disturbi e nello specifico della patologia che stiamo affrontando: il diabete
Lo yoga ci insegna la capacità di diventare resilienti rispetto alle difficoltà che possono presentarsi durante l’arco della nostra vita e ce ne fornisce se lo vogliamo tutti gli strumenti.
Le complicanze relative al diabete
Mettere in atto gli esercizi yoga con il diabete è importantissimo per prevenire le complicanze legate a questa malattia metabolica, indipendentemente dalle sue origini. In particolare argina il pericolo di:
- candidiasi diffusa su tutto il corpo
- problemi alla retina
- disturbi cardiaci
- problemi al sistema nervoso
- anomalie della coagulazione del sangue
- aumento del rischio di ictus e infarto.
Una pratica efficace indipendentemente dal tipo di diabete
Non è importante conoscere la causa della patologia, per valutare la bontà degli esercizi yoga in caso di diabete. In altre parole, che si tratti di una sindrome auto-immune o derivante dall’invecchiamento, gli effetti sono visibili in entrambi gli scenari.
Da non dimenticare poi l’importanza della meditazione : esiste ormai un’ampia letteratura medico scientifica che ha visto agire questa disciplina, anche in modo significativo, nel ridurre sintomi spesso correlati al diabete quali la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca,
Tutto ciò riguarda, quindi, anche il rischio di diabete senile o di tipo 2 (DMT 2) e non solo di tipo 1, più frequente tra i bambini e persone in età giovanile e per i quali si evidenzia la necessità di osservare ed agire sul comportamento alimentare fin dalla tenera età.
Le discipline yoga col diabete sortiscono benefici tanto più evidenti quanto più l’adesione al protocollo è rigorosa: attenersi alle cure, pertanto, rimane l’indicazione fondamentale da seguire.
Inoltre, per trovare numerose pubblicazioni al riguardo, è consigliato fare riferimento a Pubmed, la più autorevole raccolta di letteratura scientifica biomedica presente attualmente in rete.