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Yoga e Mindfulness per ritrovare l’equilibrio interiore

Come unire yoga e mindfulness per migliorare il benessere mentale e fisico. Esercizi per essere più consapevoli e ridurre lo stress quotidiano.

Yoga e Mindfulness sono discipline che presentano molteplici affinità e che vengono adottate insieme all’interno di quella nota come Mindfulness Yoga. Si tratta di un’evoluzione dell’Hatha Yoga, a fronte di un’attenzione spiccata nei confronti delle asana nell’ottica di ottenere una maggiore consapevolezza del sé più autentico.

Lo yoga, del resto, non è mai da intendere come la pura e semplice esecuzione di movimenti volti a conseguire una maggiore flessibilità e forma fisica. Si rivela una disciplina olistica e in quanto tale agisce positivamente anche a un livello più profondo, fisico e psichico. Elementi che ha in comune con la Mindfulness.

 

Yoga Mindfulness: di cosa parliamo

Yoga and Mind rappresentano il connubio perfetto per chi desidera acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie sensazioni, fisiche e non solo, prendendo dimestichezza con quel prezioso strumento che la natura ci offre: il corpo.

In un mondo che ci porta ad andare di corsa e a vivere spesso con il freno a mano tirato, con una sorta di pilota automatico in cui si procede per inerzia, lo Yoga Mindfulness si rivela un approccio contemporaneo che parte dagli insegnamenti classici e basilari della disciplina. Entriamo quindi più nel dettaglio, analizzando cos’è la Mindfulness e in che modo si sposa con lo Yoga.

 

Mindfulness: cos’è esattamente

Il termine “mindfulness” vuol dire “consapevolezza” e fa riferimento a una pratica particolare di meditazione che ha come fulcro la focalizzazione nel tempo presente, il quale a sua volta viene accolto dall’individuo attraverso la sospensione di giudizio e con uno stato di profonda apertura mentale. Ciò risulta possibile soltanto in un modo: mettendo da parte il costante esame a cui molti di noi sottopongono se stessi e gli altri interiormente.

Il risultato è un modo di vivere l’esistenza step by step, momento dopo momento. Può sembrare facile, ma non lo è. Ecco perché gli strumenti millenari dello yoga risultano quanto mai attuali.

 

Come funziona il Mindfulness Yoga

Lo Yoga Mindfulness prevede un’applicazione della meditazione alla pratica di natura prettamente fisica. Questo aspetto comporta quindi l’unione degli esercizi tipici della meditazione mindfulness alle asana tradizionali.

Gli insegnanti specializzati in questo particolare ambito che unisce yoga and mind partono da una profonda consapevolezza e lavoro sul respiro e, di conseguenza, dalla percezione delle sensazioni aventi natura fisica, di cui raramente la persona si rende conto. Alla base c’è una connessione corpo e mente dove ogni movimento viene attuato per sospendere il giudizio e prendersi cura di se stessi.

Qual è la differenza con gli altri stili? La parte fisica c’è ma è meno d’impatto, meno a fuoco, cosa che avviene invece nel Vinyasa e nell’Hatha Yoga, che portano a un’esecuzione dei movimenti più fluida e intensa. Inoltre, c’è una meditazione realizzata in maniera formale: è questo il perno attorno al quale ruotano le pratiche di Mindfulness Yoga.

 

Conclusioni: perché praticare Yoga Mindfulness

I vantaggi che derivano dalle pratiche di Yoga Mindfulness sono molteplici, a cominciare da una considerevole riduzione dello stress dell’individuo, complice un abbassamento dei livelli di cortisolo e un aumento delle sensazioni di rilassamento e calma.

Inoltre, si ottiene un aumento della forza, della concentrazione e della flessibilità, così come del benessere mentale e della qualità del sonno, questo grazie a una considerevole riduzione degli stati d’ansia. Tutte buone ragioni per praticare Yoga and Mindfulness insieme.

Meditare prima di dormire: come fare per svegliarsi riposati

Identificare e liberare, i centri energetici bloccati, attraverso la meditazione. Migliora il tuo benessere e trova l’equilibrio energetico con tecniche efficaci.

 

Secondo quanto riporta l’ANSA, che cita a sua volta le stime dell’AIMS (Associazione Italiana Medicina del Sonno), le persone che soffrono di insonnia nel Belpaese sono circa 13,4 milioni.

Di queste il 60% sono donne e il 46% non si attiva per tentare di risolvere tale disturbo. L’assenza e /o la qualità del sonno però influisce in maniera considerevole sulla qualità della vita, con conseguenze che diventano più importanti se protratte nel lungo periodo a livello fisico e mentale.

Il sonno rappresenta uno stato di quiete profondo per il corpo ed anche per la mente ed è indispensabile per rigenerare tutto il nostro sistema fisiologico, neuromuscolare, energetico e psichico.

Tra le tecniche più efficaci ci sono quelle dello yoga, in particolare quelle della meditazione per dormire: degli esercizi che favoriscono non solo il semplice riuscire a prendere sonno ma che consentono un’immersione quanto mai gradevole e intensa. Il risveglio sarà ancora più piacevole, dando modo di essere più pronti che mai ad affrontare la nuova giornata.

 

Meditazione per dormire: di cosa parliamo

Cos’è la meditazione per dormire, esattamente? O meglio, in che modo la pratica della meditazione può favorire il recupero di un sonno riposante e aiutare coloro che soffrono di insonnia ?

Rappresenta una pratica attraverso cui la persona ottiene un controllo maggiore delle attività che interessano la mente, consentendo di fermare il flusso fastidioso dei pensieri che spesso sopraggiungono la sera, a favore di una sensazione di pace e di silenzio.

Attraverso alcuni esercizi mirati e specifici viene attivata la produzione di un ormone che influisce in maniera diretta sulla qualità delle ore dedicate al riposo, ovvero la melatonina. È in questo modo che viene ripristinato il normale equilibrio del ciclo sonno-veglia, così da vivere in maniera più appagante i momenti trascorsi nel letto di casa.

 

Come calmare la mente per dormire

Esistono diverse tecniche di meditazione che si possono attuare prima di dormire. Scopriamo insieme quelle più comuni ed efficaci:

  • Tecniche di controllo della respirazione. Il respiro rappresenta un po’ l’alfa e l’omega nello yoga: non poteva che essere al centro negli esercizi di meditazione del sonno. Tale pratica prevede di concentrarsi sull’inspirazione, indirizzandola verso le aree in cui più si avvertono le tensioni. Ciò consente anche alla mente di calmarsi.
  • Tecniche di focalizzazione sonora. In questo caso la mente, sempre attraverso il connubio con il respiro, viene portata a focalizzarsi su dei suoni, sospendendo il giudizio sulla qualità dell’esperienza uditiva. Piano piano sarà possibile visualizzare i suoni che presenta l’organismo in maniera più autentica e rilassata.
  • Tecniche di ripetizione dei suoni. Ripetere determinate parole aiuta a rilassarsi. La persona può recitare dei mantra selezionati insieme all’insegnante, incentrati su vocaboli come pace, amore e gratitudine: valori da sempre caratteristici dello yoga.

Queste sono solo tre delle tecniche principali di meditazione per un sonno profondo e appagante. Altri esercizi che la persona può utilizzare sono quello di immaginare una scala da percorrere gradino dopo gradino con l’aiuto del respiro oppure creare con il proprio naso una barca immaginaria, liberando gradualmente i pensieri della mente.

Infine, si rivela particolarmente utile l’ascolto delle campane tibetane, attraverso le quali la persona ha modo di recepire vibrazioni profittevoli per il proprio organismo.

 

Conclusioni

Meditare prima di dormire prevede un insieme di pratiche semplici ed efficaci, capaci di aiutare la persona a dormire meglio e a focalizzarsi davvero su ciò che è importante, lasciando andare tutto il resto.

La qualità del sonno è uno degli aspetti di maggiore crucialità nella vita della persona, dando modo alla stessa di sentirsi più rilassata, presente e quindi a proprio agio nella quotidianità.

YOGA E MEDITAZIONE

“La meditazione possiede il potere di raffinare il nostro sguardo sulle cose, fino a quando sono le cose stesse a mostrare la loro pura essenza e a insegnarci la vita.

Molto spesso tra le pieghe di un caos assordante, discende su di noi il silenzio delle parole e, miracolosamente, qualcosa si illumina e diviene chiaro.” Andrea Boni.

YOGA E MEDITAZIONE

VIA GRANDE 189:  martedì e venerdì 7.30 – 8.45 a.m.

MARILIA:  il sabato 8.00 – 9.00 a.m.

Con ELISABETTA FEDELI – Insegnante di yoga e meditazione

Lezione di prova al 347.5767573

Cos’è la meditazione: come funziona e quali sono i principi base

Cos’è la meditazione? Principi, tecniche di base e come aiuta a migliorare benessere e concentrazione.

Si sente spesso parlare di meditazione ma siamo sicuri di sapere davvero cos’è e a cosa serve? Si tratta di un insieme di tecniche che hanno origini antichissime, introdotte inizialmente in ambiti filosofici e religiosi nell’intento di “governare e domare la mente” attraverso una condizione di rilassamento.

 

In che cosa consiste la meditazione

La meditazione è una disciplina che ha come fine quello di tranquillizzare la mente, dando modo all’individuo di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé.

Per capire cosa significa meditare risulta interessante conoscere l’origine del termine, che deriva dal latino “meditatio”, traducibile a sua volta come “riflessione, pratica, esercizio e pensiero”.

Approfondendo la meditazione consente di ritrovare la natura essenziale della. Attraverso il graduale riassorbimento dei sensi più grossolani – pratyahara – possiamo ricondurre la mente dallo stato ordinario, così come la conosciamo, alla sua natura originaria.

Per questo sono così importanti le tecniche meditative, da non confondere con la meditazione, ma che sono utili ad addestrare la mente in direzione di uno stato di contemplazione e di silenzio.

Possiamo quindi dire, a proposito di cos’è la meditazione, che rappresenta una forma di riflessione intensa della mente, a fronte dell’impiego di tecniche in grado di sviluppare la concentrazione mentale che utilizzano principalmente il respiro e il corpo come strumenti per stabilizzare sempre più profondamente la mente fino a scivolare nello stato meditativo.

 

A cosa serve la meditazione: i principali benefici

Viviamo sempre più in una realtà virtuale che si discosta molto dalla realtà che stiamo vivendo.

L’essere umano da sempre – e ancora di più nell’epoca attuale – si trova come assediato dai pensieri, in particolar modo quelli negativi o che, più semplicemente, lo distraggono dalle cose per lui davvero importanti e soprattutto non gli consentono di vivere pienamente la propria vita.

È in un simile contesto che entra in gioco la meditazione. Attraverso l’impiego di tecniche ben precise ci si trova a doversi concentrare, ad abbandonare l’assedio della mente, addestrandola così a un modo corretto (e proficuo) di riflettere. In questo modo si verifica un ribaltamento di fronte: la persona non è più in balia dei suoi pensieri ma è lei stessa a gestirli.

Questo è uno soltanto dei benefici che derivano dalla meditazione, in grado di assicurare, inoltre, una gestione ottimale dello stress, una riduzione del dolore cronico, una maggiore conoscenza delle proprie sensazioni fisiche e mentali.

 

I principi base della meditazione

Può non bastare una vita intera per comprendere cosa significa meditare. Parliamo di un viaggio di consapevolezza di sé che può essere intrapreso a più livelli, scavando interiormente fin dove si può o si desidera.

Il punto di partenza è l’osservazione della propria condizione attuale, in una totale assenza di giudizio: è in questo modo che la percezione personale diventa sostenibile.

Esistono più tipi di meditazione, compresi quelli attualizzati nei diversi stili di yoga, dove le tecniche che è possibile adoperare sono tanto semplici quanto efficaci: può bastare sedersi a gambe incrociate e focalizzarsi su di sé, visualizzando delle immagini rilassanti o concentrandosi sul respiro.

Anche camminare può diventare una forma di meditazione, a fronte di un percorso che, come sempre nelle varie discipline, può essere sia guidato sia praticato in autonomia.

L’ideale è sviluppare una pratica che contempli entrambe le opzioni, con esercizi attuati insieme a un insegnante qualificato e poi sperimentati in autonomia. Questo perché anche nella meditazione la costanza paga sempre.

 

Conclusioni

I benefici della meditazione sono conosciuti da millenni e risultano di grande attualità in un’epoca come quella contemporanea in cui si va di fretta, in preda alle sollecitazioni costanti del mondo esterno in termini di performance e di interazione.

La meditazione permette di staccarsi da tutto e sentirsi a un livello profondo, per poi tornare alla vita di tutti i giorni più pronti, rilassati e soprattutto consapevoli, rivelandosi un viaggio interiore ideale per accompagnare l’individuo nel corso di tutta la sua esistenza.

Meditazione e respirazione: come funzionano e come sono connesse

Meditazione e respirazione influenzano positivamente la vita quotidiana, approfondiamo le tecniche più efficaci di respirazione.

 

Meditazione e respirazione sono due aspetti intrinsecamente legati nello yoga e consentono di ottimizzare i benefici fisici, mentali e spirituali della singola sessione.

Il respiro è infatti uno degli strumenti più potenti di questa disciplina antichissima e imparare a concentrarsi su di esso può rivelarsi a volte tutt’altro che semplice: comporta infatti una ricerca interiore che accompagna la persona tutta la vita.

Uno dei Maestri di yoga attualmente più affermati è solito insegnare che “esistono tante respirazioni quanti sono i nostri stati emozionali” : questa è sicuramente la difficoltà più importante nel meditare.

La meditazione è un percorso graduale verso l’ auto-riconoscimento  della nostra natura essenziale e il respiro interfacciandosi direttamente come l’espressione più immediata della nostra vita è il supporto più naturalmente coinvolto nella gestione della nostra mente.

In questo articolo analizziamo il rapporto di scambio che lega respirazione e meditazione, connesse tra loro in maniera intima, profonda e imprescindibile.

 

Come si respira quando si medita

Esistono diverse tecniche di meditazione per un respiro consapevole. Esse hanno in comune un movimento che interessa in primo luogo il diaframma: il muscolo che più di ogni altro si occupa di regolare la respirazione, consentendo l’attivazione esatta del torace e dell’addome sia durante la fase di inspiro che in quella di espiro.

Il diaframma influisce perciò in maniera profonda sulle contrazioni che interessano le altre parti del corpo coinvolte durante la respirazione nella meditazione. Il flusso che porta da una fase all’altra dovrà essere fluido, lineare e naturale, privo di forzature. Questi gli step base che interessano il respiro nella meditazione:

  1. la persona si siede in una posizione comoda. La più comune è quella a gambe incrociate con, se necessario, un cuscino a sostegno per mantenere la schiena in posizione corretta ed eventualmente un telo sotto le ginocchia, sempre per una maggiore comodità. Nulla vieta di adagiarsi su una sedia oppure di adottare altre posizioni: l’importante è riuscire a portare l’attenzione sul respiro;
  2. inspirazione: si introduce aria dal naso, con la bocca chiusa, pensando di indirizzarla verso l’addome;
  3. quando si arriva quasi all’apnea si fa una leggera pausa, non troppo lunga in modo da non fermare il flusso del respiro. La sensazione che deriva da questo piccolo gesto è generalmente di una maggiore serenità;
  4. espirazione: si butta fuori l’aria con un tempo simile a quello dell’inspirazione;
  5. consigliamo di contare i tempi in cui si inspira e quelli in cui si espira (che dovrebbero essere uguali o molto simili come accennato poc’anzi) per poi dilatarli con dolcezza, allungandoli;
  6. è possibile fare una seconda pausa oppure ricominciare con un nuovo respiro.

 

Meditazione e respirazione: una pratica antichissima

Meditazione e respiro sono due aspetti basilari di qualsiasi stile dello yoga. Su entrambi si sono soffermati diversi maestri nel corso dei secoli, a cominciare da Patanjali nello Yoga Sutra, il quale ha analizzato in particolare la fase del pranayama: essenziale per gestire il respiro nella meditazione.

Ricordiamo che la meditazione è un momento della pratica che dovrebbe esserci sempre alla fine di qualsiasi sessione. Presenta diversi benefici, portando la persona a connettersi profondamente con se stessa. Qualcosa che è possibile grazie al connubio costante tra meditazione e respirazione.

 

Conclusioni su meditazione e respirazione

Oggi abbiamo visto come impostare respiro nella meditazione, almeno a livello base. Si tratta, pertanto, di un vero e proprio mondo da esplorare, cosa che si riesce a fare in maniera più approfondita durante le lezioni, imparando ulteriori tecniche da sviluppare in relazione ai chakra e al proprio percorso individuale.

In tal senso, il confronto con insegnanti esperti e preparati si rivela un vero e proprio valore aggiunto, confermando l’importanza della dimensione relazionale nello yoga.