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La poetica attraverso la geometria del giro

Veniamo al mondo, lasciando il ventre che ci ha protetto fino a quel momento, con un movimento circolare nel quale, si dice, sia contenuta già la memoria di chi siamo.
Nel corso del tempo finiamo per perdere la spontanea libertà dei gesti e almeno apparentemente ci allontaniamo da quella mobilità così naturalmente intrinseca: ci irrigidiamo e ci intristiamo.
Ma questa circolarità resta comunque nella nostra memoria e possiamo riconquistarla in qualsiasi momento.
Tutto l’universo è impegnato in un movimento circolare.

L’immagine del giro ci rimanda ad una sensazione di leggerezza, di grande libertà, e di circolarità, come lo stormo di uccelli che si uniscono nell’aria a disegnare grandi, piccoli cerchi che si aprono, si chiudono e si intersecano nel cielo, oppure, come la neve che si scioglie creando il ruscello che poi sversando diventa fiume e poi mare per poi di nuovo evaporare e diventare aria, l’aria che respiriamo, e questo ci ricorda che anche la nostra vita, parimente, ha un suo percorso circolare.
Soltanto il movimento circolare può essere anche uniforme. Infatti le cose mosse su una retta non sono trasformate uniformemente dal principio e verso la fine, poiché tutte, quanto più si allontanano dal loro stato di quiete, tanto più velocemente vengono trasportate, mentre il solo trasporto circolare non ha per natura, ne principio ne fine in se, bensì al di fuori di se. Aristotele, La Fisica.

Il giro è anche il più antico fra i simboli sacri: simbolo di unità.
Quando giriamo su noi stessi, come i Dervisci rotanti, ci apriamo a quella capacità di librarci nell’aria lasciando cadere ogni barriera, ad ogni giro questa capacità nutre se stessa rendendoci permea bili a noi stessi e a ciò che ci circonda: facendo perno leggero sulla terra con i nostri piedi il giro ci avvolge, ci libera ci integra e proviamo gioia.

È come partire da un punto e ricongiungersi a quel punto, non importa la misura del nostro giro, non importa il percorso.
Ormai sappiamo che il corpo fisico e il mondo spirituale non sono separabili fra loro e così, ci piace pensare che nasciamo, in ogni momento dal mondo spirituale e in
ogni momento, ruotando su noi stessi, ci perdiamo, ci ritroviamo in quell’assoluto che siamo per tornare a quel mondo.

Meditazione Analitica Livorno

Breve descrizione volta ad esaudire i piccoli quesiti su cosa sia la meditazione analitica.

Quando parliamo di meditazione ci si riferisce ad una pratica che è di beneficio alla mente.

Questo significa che esistono una infinità di meditazioni che, con metodi diversi, si connettono con la parte interna di noi stessi; familiarizzandosi con questa entità si comincia a comprendere la sua esistenza e si svilupperà una modalità per ascoltare, comprendere, pacificare e beneficiare questa mente, quindi noi stessi e la nostra vita.

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Arca delle Alleanze Livorno

Spazio di discipline integrate.

Uno spazio “dedicato” a tutti coloro che, nell’arco della loro vita si trovano o si sono trovati a confrontarsi con la difficile e delicata esperienza della malattia o si trovino in una situazione di particolare fragilità psico fisica e abbiano necessità di ristabilire un contatto con il proprio spazio interno sia per ottimizzare la risposta alle cure proposte, sia per recuperare l’indispensabile fiducia nelle aspettative di guarigione e di vita.

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L’Arca delle Alleanze – Luglio 2018

Lunedì 2 luglio alle ore 20,30 – primo incontro

Per informazioni:

Ci sono momenti di estrema fragilità nella vita di ogni essere umano che hanno bisogno di essere riconosciuti, sostenuti ma anche valorizzati. Uno di questi è senza dubbio il momento in cui una persona si trova a confrontarsi con una malattia pesante come il tumore. In questi frangenti, oltre alle cure mediche, si ha necessità di sostegno emotivo, psicologico per riuscire ad attivare risorse di guarigione maggiori.

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