Yoga per bambini: come iniziare e quali posizioni provare | Yoga Time Livorno

Yoga per bambini: come iniziare e quali posizioni provare

Le posizioni yoga più adatte ai bambini di tutte le età, per aiutarli a sviluppare la flessibilità, l’equilibrio e la concentrazione.

Lo yoga, con allungamenti e torsioni in sequenza, promuove un senso di benessere diffuso, dal corpo alla mente. Negli ultimi anni, però, si è diffuso anche lo yoga per bambini e bambine, un’esperienza divertente ma anche un modo per aiutare i più piccoli a sviluppare maggiormente la percezione del movimento.

La pratica può essere svolta comodamente a casa, seguendo video guidati insieme alla mamma e al papà, ed è stata integrata, talvolta, come attività a scuola, oltre ad essere sempre più offerta nei centri specializzati.

In questo articolo scoprirete a cosa serve lo yoga per bambini e che posizioni o movimenti sono più adeguati, ma intanto perché far inserire lo yoga fin dalla più tenera età?

Non solo migliora la postura e previene problemi derivanti da fattori come lo zaino (e il suo peso considerevole) ma contribuisce al rilascio delle tensioni, gestendo lo stress e riducendo l’ansia.

Inoltre, migliora il tono muscolare, l’equilibrio e l’elasticità, contribuendo all’adozione di una postura corretta durante le diverse fasi della crescita. Ma entriamo più nel dettaglio.

A cosa serve lo yoga per i bambini

Lo yoga offre una gamma diversificata di benefici che vanno ben oltre l’esercizio fisico.

Contribuisce al miglioramento della salute cardiovascolare, dell’elasticità e dell’equilibrio, mentre simultaneamente favorisce la concentrazione, l’espressione libera, la consapevolezza corporea e respiratoria, nonché la gestione della calma.

Come per gli adulti, questa pratica si dimostra particolarmente efficace nel ridurre lo stress, l’ansia e comportamenti aggressivi, integrandosi anche positivamente con una eventuale terapia cognitivo-comportamentale.

Molti infatti sono i bambini anche al di sotto dei sette anni di età soffrono di ADHD (sindrome da deficit di attenzione) : la disciplina dello yoga con le sue tecniche può adiuvare efficacemente nel ristabilire un ordine nello sviluppo neuropsichico di questi bambini e adolescenti.

Lo yoga sviluppa la flessibilità, la forza, l’equilibrio e promuove una corretta dinamica respiratoria. Solitamente praticato in piccoli gruppi guidati da un insegnante, può altresì essere svolto a casa, così da implementare con la costanza i benefici ottenuti in presenza.

Che posizioni fare nello yoga per bambini?

Durante una sessione, si inizia con una fase di rilassamento e respirazione controllata per abbassare le tensioni. Successivamente, vengono eseguite una serie di “Asana”, o posizioni da mantenere, spesso con nomi ispirati agli animali per catturare l’attenzione dei bambini.

Il cane

Ginocchia a terra, mani davanti. Sollevare il fondoschiena verso l’alto e muoverlo, come fa un cane con la coda quando è felice. È consentito anche abbaiare!

Questo asana rafforza la muscolatura della schiena e allunga quella del retro delle gambe. Questo esercizio fa bene ai più piccoli che trascorrono molto tempo seduti a scuola.

L’albero

Questo esercizio stimola l’equilibrio.

Mettere in appoggio il piede sinistro, sollevare il destro fino alla coscia della gamba sinistra e appoggiare il tallone. Se così è troppo difficile, anche contro il polpaccio va bene. Ora la sfida è l’equilibrio. Fissare con lo sguardo un punto davanti nello spazio aiuta a trovare la concentrazione.

Congiungere i palmi, con le punte delle dita direzionate in alto. Distendere le braccia fin sopra la testa. Eseguire la stessa sequenza con l’altra gamba.

Il gatto

Ginocchia a terra, si posizionano le mani davanti a sé. Si può quindi inarcare la schiena imitando il movimento di un gattino, cercando di sollevarla verso l’alto con la punta del naso rivolta alle ginocchia. Questo esercizio contribuisce all’estensione dei muscoli della schiena e della nuca.

Il cobra

Ci si mette in posizione completamente prona e distesa sul ventre, con solo le punte delle dita dei piedi a toccare terra. Si possono appoggiare i palmi al suolo all’altezza delle spalle. A questo punto, si solleva il capo e il petto guardando l’alto, imitando il movimento di un cobra che stende il collo. È possibile sibilare leggermente, simile al suono di un serpente.