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Esercizi di rilassamento con lo Yoga Hatha

Esercizi di rilassamento con lo Yoga Hatha

L’India ed il Tibet note per le discipline dedicate alla purificazione dello spirito, ci insegnano particolari esercizi di rilassamento come lo Yoga Hatha.

Molto ci sarebbe da dire e da indagare su una disciplina tanto antica come quella dello yoga. In questo contesto, ci limiteremo a delinearne in modo molto semplice i tratti più caratteristici e comuni, nella speranza di stimolare nel lettore una conoscenza e uno studio più approfondito di quella che, a pieno titolo, è nata ed è tutt’ora considerata “Scienza dell’uomo”.

Lo Yoga Hatha è una disciplina che agisce sia a livello fisico che energetico e ha come obiettivo quello di riequilibrare le diverse parti. È nota anche con il nome di Yoga della forza e di Yoga del sole e della luna.

La parola Hatha è infatti composta da Ha, ovvero l’energia maschile legata al sole, e Tha che rappresenta l’equivalente femminile e lunare. In questo articolo vi portiamo alla scoperta di quelle che sono nell’Hatha Yoga le posizioni dedicate al rilassamento.

Origini e benefici dello Yoga Hatha

Lo Yoga Hatha presenta origini antichissime, risalenti al XII secolo e all’opera di Swami Gorakhnath, considerato il fondatore della disciplina e autore di due opere fondamentali: Hathayoga (non giunto fino a noi) e Gorakshasataka, composto da 101 versi ritenuti basilari.

Un altro testo imprescindibile è quello dell’Hatha Yoga Pradipika di Swami Svatmarama, composto nel XV secolo e traducibile come “la lanterna dello Yoga”.

I benefici che riesce a garantire l’Hatha Yoga sono diversi, tanto a livello fisico che mentale. In particolare interessano:

  • allungamento muscolare: mobilità delle articolazioni e ossigenazione dei tessuti;
  • prevenzione di problematiche quali mal di schiena, dolori cervicali e lombari;
  • eliminazione delle tossine;
  • rallentamento dei processi dell’invecchiamento;
  • migliore funzionamento degli organi interni;
  • migliore capacità di concentrazione;
  • azione efficace nel caso di disturbi quali ansia, depressione e attacchi di panico.

In generale possiamo affermare che l’Hatha Yoga è molto utile per trovare un equilibrio con sé stessi, consentendo un particolare rilassamento per la persona: qualcosa di indispensabile visti i ritmi frenetici che presenta la contemporaneità.

Hatha Yoga: posizioni per il rilassamento

Vediamo adesso quali posizioni di Hatha Yoga adottare per il rilassamento. Si tratta di una condizione realizzabile attraverso l’esecuzione degli asana, le posizioni appunto, da integrare o alternare con le tecniche di respiro (pranayama).

L’Hatha Yoga è uno yoga che vede la convergenza di aspetti meditativi e fisici, come ben chiarito nell’Hatha Yoga Pradipika, in cui è detto esplicitamente che lo scopo è quello del raggiungimento dello yoga reale o Yoga Raja.

Pertanto, la posizione di rilassamento vera e propria nello Yoga Hatha è quella di Savasana, nota anche come “posizione del cadavere”.

Praticarla è semplice e non presenta alcuna controindicazione. Vediamo i passaggi:

  • Il primo step è quello di stendersi a pancia in più, con le gambe leggermente divaricate e le punte dei piedi un poco orientate verso l’esterno;
  • sia la zona lombare che quella cervicale è essenziale siano ben distese;
  • le braccia vanno lasciate ai lati del corpo, con i palmi verso l’alto e le dita che restano morbide;
  • gola, lingua, mascella, occhi e fronte restano rilassati;
  • gli occhi sono chiusi;
  • bisogna infine cercare di lasciare andare le tensioni, anche mentalmente.

La posizione di Savasana può essere eseguita anche con un rilassamento guidato. È importante aiutarla con la respirazione e le tecniche del pranayama, alternandola con altri asana dinamici come Virasana, Siddhasana e via dicendo.

Conclusioni

Lo Yoga Hatha è una disciplina secolare sempre molto attuale ed efficace. La sua pratica si rivela completa, utile a raggiungere l’equilibrio dal punto di vista sia fisico che mentale, soprattutto se effettuata con costanza.

Come deve essere organizzato un centro Yoga

Come deve essere organizzato un centro Yoga

Per comprendere se un centro Yoga è il posto che fa per te, devi conoscere tutte le caratteristiche, com’è organizzato, le competenze dei Maestri e tanto altro.

Il mondo dello yoga ha sempre suscitato un grande interesse in molte persone, grazie ai benefici che può dare sia a livello fisico che mentale. Ogni anno, infatti, sempre più persone decidono di iniziare un percorso per migliorare la propria salute, la qualità della vita e il benessere in generale.

Esistono diversi modi di iniziare a fare yoga, tra cui anche la possibilità di seguire dei corsi online, ma soprattutto per chi si approccia a questo mondo per la prima volta è bene che valuti la possibilità di affidarsi a un centro yoga.

La pratica dello yoga, infatti, richiede un ambiente sereno, accogliente e organizzato in modo da favorire la concentrazione e il rilassamento. Inoltre, soprattutto per i principianti, è bene affidarsi all’esperienza di un maestro che possa guidare la persona sui suoi primi passi, per non commettere alcun errore.

Ma come si fa a scegliere un centro yoga che sia indicato alle nostre esigenze?

Come arredare un centro yoga

Ciò che rende un centro yoga indicato alla pratica è l’atmosfera che trasmette, che viene molto influenzata dall’organizzazione degli ambienti e soprattutto dall’arredamento.

L’ambiente di un centro deve essere infatti rilassante e infondere calma e serenità. Per riuscirci esistono alcune caratteristiche che sono più indicate di altre, tra cui:

  • Materiali naturali e di alta qualità, come legno e pietra.
  • Colori dalle tonalità tenui e calde.
  • Illuminazione naturale o tuttalpiù usando lampade dalle luci calde e morbide.

Sono due elementi in grado di rendere l’ambiente pacifico e sereno, abbastanza da favorire il rilassamento e la concentrazione nella pratica dello yoga.

Quali competenze deve avere un maestro

La guida di un maestro è fondamentale per il corretto svolgimento della pratica: bisogna essere in grado di mantenere la postura, controllare la respirazione e controllare la propria mente per riuscire a staccarsi dai pensieri. Tutte attività che non sono così semplici e immediate.

Ci sono, perciò, delle competenze specifiche che sono richieste a un maestro di yoga:

  • Una conoscenza approfondita della tecnica. Deve conoscere bene quindi la corretta respirazione, meditazione e la postura da tenere durante la pratica.
  • Capacità di adattare la pratica alle esigenze e ai livelli degli allievi. Ognuno di noi infatti ha un corpo e delle esigenze specifiche, il maestro deve sapere come modificare le posizioni o le sequenze per adattarsi a queste.
  • Atteggiamento empatico e paziente. Lo yoga è un percorso personale e come tale comporta sfide e difficoltà che il maestro deve essere in grado di comprendere e sostenere, affinché l’allievo riesca a superarle.
  • Comportamento virtuoso. Il maestro deve diventare un vero e proprio modello di vita e come tale deve essere in grado di trasmettere i valori dell’umiltà, della gentilezza, della gratitudine e della compassione.
  • Infine, un maestro di yoga, degno di questo nome, non insegna, ma accompagna gradualmente e con gentilezza la persona verso la scoperta delle proprie innate potenzialità e la conoscenza del proprio mondo interiore.

Per concludere: l’importanza dei valori

Un centro yoga, come abbiamo detto finora, deve essere in grado di trasmettere rilassamento e serenità, sensazioni che fanno sentire le persone in pace con se stesse e anche con l’ambiente che le circonda.

Non è da dimenticare che la prima cosa da valutare sono proprio i valori del centro commisurati a quelli personali: ci si può sentire a proprio agio in un ambiente solo se questo e le persone che lo compongono sono sulla nostra stessa lunghezza di pensiero.

Rimane, quindi, fondamentale conoscere il centro, capire quali valori lo portano avanti, quali ideali hanno le persone che vi si trovano all’interno e comprendere perciò se può essere il centro ideale per noi.

Saluto al sole con lo Yoga

Saluto al sole con lo Yoga

Impara a salutare il giorno che viene con il saluto al sole, impara a controllare la corretta respirazione, una sequenza dinamica di 12 posizioni.

“Il mattino ha l’oro in bocca” dice un famoso detto e c’è una buona ragione se è così: al mattino, infatti, siamo più energici, positivi e produttivi. Senza dimenticare che, al risveglio, anche la mente dopo un buon riposo notturno appare più calma e ricettiva. Per questo risulta essere il momento della giornata migliore per fare attività, tra cui anche attività fisica o lo yoga.

Fare yoga al mattino comporta numerosi benefici: ad esempio migliora l’umore, l’elasticità fisica, la digestione e molto altro ma soprattutto predispone ad affrontare la giornata e gli impegni che seguono con una migliore energia fisica e mentale. Tra le posizioni nate appositamente per questa parte importante della giornata, abbiamo il Saluto al Sole.

Si tratta di una sequenza di posizioni che viene eseguita al mattino per salutare il nuovo giorno che arriva. È un’ottima pratica per iniziare la giornata con energia, perché stimola il corpo e la mente e aiuta a concentrarsi sul momento presente.

È possibile praticare Il saluto al sole anche alla sera con la sola accortezza di eseguirla con un numero di ripetizioni inferiori ma soprattutto con un ritmo più lento in modo da agevolare il rilassamento utile ad agevolare così un buon riposo notturno.

Cos’è il Saluto al Sole

Il Saluto al Sole è una pratica antica che si dice risalga a più di 2500 anni fa. Le sue origini sono strettamente legate alla religione induista e al culto del dio del Sole, Surya, fonte di energia e luce divina che può illuminare il cammino verso la verità spirituale.

In verità ci sono disaccordi circa l’origine di questa sequenza: secondo molti altri studiosi, infatti, questa fu realizzata in tempi vedici e non consisteva in delle posizioni, ma piuttosto in una sequenza di parole sacre (circa 132) da cantare al Sole prostrandosi alla fine di ciascuna di essa.

Indipendentemente dalle sue origini, ad oggi il Saluto al Sole è una sequenza di yoga composta da 12 posizioni, ognuna con un diverso significato simbolico a rappresentare il Sole, dal suo sorgere al tramonto e che vengono eseguite con una sincronizzazione tra respiro e movimenti.

Molti considerano il saluto al sole una dinamica utile a riscaldare il corpo prima degli asana successivi, altri invece ritengono che il saluto al sole vada opportunatamente preparato prima di eseguirlo con dei movimenti atti ad aprire le articolazioni e a sciogliere le tensioni più grossolane in modo che il corpo possa ricevere e veicolare adeguatamente il respiro al suo interno.

Nello yoga dinamico o Asthanga Vinyasa esistono diverse varianti del saluto al sole, dalle più semplici alle più complesse, da eseguire progressivamente e in base al proprio grado di preparazione.

Infine, Il saluto al sole più “ortodosso” prevede la recita di mantra di invocazione che vengono ripetuti a voce alta o silenziosamente per accompagnare ogni fase del saluto : qui gli effetti della dinamica, grazie anche all’utilizzo della voce, avranno un effetto di gran lunga purificatorio per il corpo ma anche per la mente.

Come eseguire il Saluto al Sole

Per eseguire correttamente il Saluto al Sole l’ideale è affidarsi a un maestro o seguire le indicazioni a video di qualche corso online, alcuni davvero molto efficaci dove è possibile seguire per lo yoga una lezione completa adatta a tutti.

Di seguito, cercheremo comunque di dare qualche utile indicazione o un’infarinatura in merito, in modo da far comprendere di cosa si tratta.

Si inizia in posizione eretta, con le mani unite davanti al petto. Inspirando, le braccia vengono portate sopra la testa e allungate all’indietro, piegando leggermente la schiena per accompagnarle.

Espirando, ci si piega poi in avanti e si spingono le mani verso il pavimento.

Si prosegue con una respirazione equilibrata, mentre la gamba destra viene spostata in avanti e la sinistra indietro, fino a toccare con il ginocchio il pavimento. La schiena deve restare dritta, mentre lo sguardo puntato in avanti.

Si prosegue, con la posizione della tavola, ovvero un plank, e successivamente il saluto con otto arti, la posizione del cane a testa in su e quella del cane a testa in giù. Infine, il procedimento è praticamente inverso, ripetendo le posizioni al contrario fino a tornare in fase eretta.

In conclusione, quali sono i benefici?

Il Saluto al Sole è un’ottima sequenza di posizioni yoga per energizzare il corpo e la mente. Questa pratica regolare può migliorare la flessibilità, la forza e la postura, oltre che ridurre lo stress e migliorare la qualità del sonno.

È un’attività abbastanza semplice, adatta a tutti, che non richiede attrezzature specifiche e può essere eseguita in qualsiasi momento.

Si tratta perciò di una pratica yoga perfetta per iniziare la giornata o per rilassarsi la sera, prima di andare a dormire.

Organizza la tua Yoga Vacanza in Italia

Organizza la tua Yoga Vacanza in Italia

Idee per un viaggio rilassante, per riscoprirsi, per ritrovare la semplicità della vita, per vivere una vacanza alternativa all’insegna dello Yoga.

Una vacanza Yoga è sempre una buona idea. Un’esperienza che permette da un lato di non perdere la pratica costruita durante la quotidianità e dall’altro lato di fare un’esperienza diversa, alla scoperta di sé stessi e da cui tornare rigenerati.

Sono sempre di più del resto i resort e le strutture dell’Hotellerie che mettono a disposizione delle lezioni di yoga. Una vacanza incentrata in maniera mirata su questa disciplina con tanti benefici è invece qualcosa di più.

Un percorso a 360° in cui avere modo di approfondire alcuni aspetti particolari in luoghi di eccezione dal punto di vista naturalistico. Nel Belpaese ce ne sono tanti.

Come scegliere la Yoga Vacanza giusta

La prima cosa è capire quale tipo di vacanza yoga piacerebbe fare: se un seminario di un giorno oppure un’esperienza più lunga. C’è poi da valutare il periodo dell’anno e naturalmente il livello di preparazione necessario.

In tal senso è indispensabile leggere il programma, assicurandosi che sia in linea con l’allenamento e di preparazione che si ha in quel momento: un discorso che vale tanto per quanti sono alle prime esperienze che per coloro che risultano ormai più “rodati”.

Non meno importante la location. Se ad esempio si ha la fortuna di vivere al mare si potrà avere voglia di andare in montagna (e viceversa).

Fondamentale informarsi sugli insegnanti, da un lato assicurandosi che abbiano i titoli e l’esperienza necessaria per tenere i corsi, e dall’altro che piaccia il loro modo di fare yoga.

La vacanza yoga non è un luogo di competizione o un’esperienza ginnica e la preparazione dei docenti deve essere tale da creare una pratica creata ed eventualmente adattabile con le sue varianti sia per neofiti che per gli avanzati. Lo scopo deve essere quello di promuovere il massimo benessere per tutti i partecipanti.

Ognuno di noi è infatti diverso e l’empatia è qualcosa che appare molto soggettiva. Quello che è invece più facile da comprendere è la tipologia di yoga praticata, senza escludere di provare forme diverse.

In questo caso è consigliabile, se si ha il desiderio di cimentarsi in uno stile differente da quello abituale, provarlo o in presenza oppure online.

Altri aspetti da considerare

Le vacanze yoga vedono spesso la possibilità di condividere l’alloggio con altri partecipanti, solitamente conosciuti al momento del check in. Una soluzione utile per contenere i costi e per favorire nuovi incontri.

Può essere però qualcosa che non a tutti piace. Pertanto, nella maggior parte dei pacchetti viene contemplata l’opzione di avere a propria disposizione uno spazio a due, valido per chi vuole stare insieme a un amico o in compagnia del partner.

La spesa è certamente maggiore ma si ha modo di avere maggiore privacy. Siccome questo tipo di pacchetti sono spesso ricercati si rivela fondamentale prenotare per tempo: vanno infatti sold out in breve tempo.

Infine, non tutte le vacanze yoga hanno lo stesso numero di partecipanti: alcune sono più frequentate altre meno. Anche questa è una scelta da considerare e, nel dubbio, conviene approfondire direttamente con gli organizzatori.

Nota: una vacanza da dedicare a sé stessi

Per concludere, è importante ricordarsi lo scopo che ha una vacanza che vede al centro un’attività come lo yoga: quello di stare bene con sé stessi e scoprire nuove cose su un’attività che è molto di più di qualcosa pensato per la cura del corpo.

Un momento di svago da pensare con uno spirito che vuole essere di coccola e benessere. Questo sopra ogni cosa.

Come lo Yoga cambia il tuo stile di vita

Come lo Yoga cambia il tuo stile di vita

Perché molte persone praticano lo Yoga, cosa li ha spinti ad iniziare questo percorso, è uno sport o una semplice meditazione?

Sono molti a scegliere a un certo punto della loro vita di intraprendere un percorso di yoga e prendere qualche lezione, ma cosa esattamente li spinge in questa decisione? Quale obiettivo desiderano raggiungere?

Lo yoga, infatti, può essere visto come attività sportiva ma anche come stile di vita, riuscendo a portare benefici su moltissimi fronti, sia nel corpo che nella mente.

È pensando a tutti questi benefici che le persone alla fine decidono di provarlo, scoprendo presto come questa attività sia in grado di cambiare totalmente il proprio stile di vita, renderlo migliore e più salutare.

Come lo yoga cambia il tuo corpo

Lo yoga è spesso associato a un senso di rilassamento mentale e a un’attività spirituale, ma è in verità in grado di entrare in sinergia con il corpo stesso e portare a questo e alla mente dei cambiamenti importanti.

La maggior parte di queste modifiche sono dovute all’attività fisica, perché anche se può sembrare leggera in verità lo yoga richiede un certo tipo di allenamento, facendo molto leva sul senso dell’equilibrio, la resistenza muscolare per mantenere le posizioni e la flessibilità per riuscire ad assumerle.

Ma tutto questo si radica essenzialmente sulla possibilità che ci diamo di restare sempre e comunque sul nostro respiro. Lo yoga anche se presuppone un’ attività fisica che prelude all’attivazione di alcune fasce muscolari e al rilascio di altre spesso ipertrofiche non è confrontabile con la ginnastica.

Infatti, l’attività di yoga richiede controllo della propria respirazione e la necessità di assumere e mantenere una determinata postura affidandosi al proprio respiro : questo significa benefici fisici forse apparentemente invisibili ma determinanti a lungo termine.

Perciò ecco come cambia il fisico con lo yoga.

Postura, flessibilità e muscolatura

Le posizioni dello yoga non sono sempre semplici e per questo sono classificate in base alla difficoltà e al grado di partenza e di preparazione di una persona.

Ne esistono di più leggere, altre più complesse che richiedono un certo tipo di allenamento. Perché sì, questa attività richiede esattamente allenamento, come una qualsiasi altra attività fisica. Nello yoga in particolare, si parla di costanza e di fervore : appassionarsi alla pratica per trarne il massimo dei benefici per il corpo per la mente per la nostra Anima, e tornare ad innamorarsi di se.

Per alcune posizioni è necessaria una certa flessibilità muscolare mentre altre hanno bisogno di resistenza, perché tengono le fibre in tensione. Questo a lungo andare significa un rinforzo fisico e una migliore capacità atletica.

Inoltre, dover mantenere certe posizioni a lungo, aiuta a migliorare la propria postura.

Quindi lo yoga non vuole presentarsi unicamente come una disciplina spirituale, ma, decontraendo e poi rinforzando la muscolatura muscolo scheletrica in modo corretto ed equilibrato pone le basi per mantenere le posizioni meditative senza fastidio e distrazioni fisiche permettendoci di incontrare agevolmente lo stato meditativo.

La respirazione e lo stress

Ciò che viene richiesto nelle sessioni di yoga è di avere controllo della propria respirazione, spesso errata, e questo porta alla lunga ad avere una consapevolezza maggiore di come sia corretto respirare.

Si tratta di una consapevolezza che diventa naturale e spontanea, portando così nel lungo tempo ad avere una respirazione migliore. Ciò significa anche una maggior salute, in quanto respirare in maniera correttamente porta a una maggiore ossigenazione del sangue e un conseguente risanamento di tutti i tessuti e gli organi.

Infine, la pratica mentale che accompagna lo yoga abbassa i livelli di stress, con un conseguente abbassamento dei livelli di cortisolo nel sangue, e questo porta molti benefici alla salute, come ad esempio:

  • Riduzione delle malattie cardiache.
  • Miglioramento delle capacità neuronali e di conseguenza la concentrazione, la capacità di memorizzazione o la capacità di resistere alle malattie neurodegenerative.

In conclusione: lo yoga cambia lo stile di vita?

I benefici fisici legati alla pratica dello yoga sono numerosi, come abbiamo visto, ma non sono da meno anche quelli mentali, legati a una maggiore consapevolezza di sé e resilienza.

Tutto questo non può che portare a un cambiamento nello stile di vita, potendo avere maggior controllo sul proprio corpo e soprattutto una nuova visione della vita, che spinge a cercare il benessere psico-fisico.

Resta nostra la responsabilità di mantenere la costanza e la fiducia nei confronti di una disciplina che può realmente fare la differenza per la nostra vita.