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Vinyasa Yoga: quali sono i benefici

Vinyasa Yoga: cos’è, scoprire le posizioni, per chi è consigliato, caratteristiche e le sue peculiarità. L’unione perfetta tra fluidità e coordinazione con il respiro.

Il Vinyasa Yoga è l’ideale per chi è alla ricerca di una pratica dinamica, coinvolgente e capace di dare una sensazione di libertà per tutto il corpo, a livello non solo fisico ma anche mentale.

Lo illustra bene il significato della parola “vinyasa”, la quale deriva dal sanscrito: “vi”, che vuol dire “in modo speciale”, e “nyasa”, che sta per “fare o posizionare”.

La caratteristica principale di questo stile è da ricercare nella profonda relazione che intercorre tra Pranayama e movimento.

Il legame tra i due aspetti avviene soprattutto nel passaggio da un asana all’altro, qualcosa che si verifica in maniera fluida, come in una danza.

È perciò piuttosto profondo, rapido, in grado di stimolare a vari livelli il benessere della persona.

Vinyasa Yoga: per chi è consigliato

La nostra mente si trova ogni giorno a fare i conti con tantissimi stimoli. È naturale che scalpiti e faccia fatica a concentrarsi.

Il Vinyasa Yoga è uno degli stili maggiormente indicati per chi vuole avviarsi alla disciplina e ha difficoltà a fermare un flusso incessante di pensieri.

Le posizioni hanno qualcosa di marziale e di solenne, ma sono soprattutto in moto perpetuo: un aspetto che ben ricalca il tempo presente.

Per chi è consigliato il Vinyasa Yoga, quindi? Per chi desidera conoscere meglio se stesso ma fa fatica a dedicarsi del tempo.

Per chi desidera muoversi intensamente e meditare con dinamicità. Per chi vuole approcciarsi allo yoga senza snaturarsi. Per chi cerca di rallentare, ma in maniera armonica. Per tutti, come sempre nello yoga.

Vinyasa Yoga: cos’è

Il Vinyasa Yoga è, come abbiamo accennato, uno stile dinamico che si caratterizza per delle sequenze fluide, dove il respiro accompagna da una posizione all’altra. I movimenti vengono perciò guidati dall’atto di inspirare ed espirare.

Il punto di partenza è rappresentato dall’Hatha Yoga e dal Pranayama. Le origini risalgono alla fine dell’Ottocento e più precisamente all’opera di Krishnamacharya, un Maestro che si è concentrato in modo particolare sul collegamento tra un determinato asana e quello eseguito subito dopo.

Non stupisce, quindi, che lo stile sia anche noto come Yoga Dinamico o Vinyasa Flow, complice la pratica maggiormente fisica ma che permette di riscoprire capacità nascoste a vari livelli.

Vinyasa Yoga: posizioni

Nel Vinyasa Yoga le posizioni, o meglio, le loro possibili combinazioni, sono davvero tante e pressoché infinite. La sequenza viene impostata dall’insegnante in base al livello di preparazione conseguito all’interno della classe.

Il corpo si impegna in maniera piuttosto energica e vivace, a fronte di uno sforzo fisico piuttosto impegnativo e che può raggiungere un livello pari a quello di una lezione di fitness, persino.

Ne è un esempio il Saluto al Sole, del quale esistono diverse versioni, adatte ai principianti come a coloro che praticano da più tempo. Il tratto che le unisce è rappresentato da movimenti fluidi, intensi e vigorosi.

Conclusioni: i benefici del Vinyasa Yoga

Il Vinyasa Yoga presenta molteplici benefici. Dal punto di vista fisico permette di migliorare aspetti quali agilità, forza e flessibilità.

A ciò va aggiunto un implemento della condizione di equilibrio e uno sgravio notevole per la schiena e la cervicale: il Vinyasa è perfetto se si hanno problemi posturali.

Il flusso dei movimenti porta un senso di profonda rilassatezza e calma, aiutando a combattere disturbi che hanno una natura psicosomatica come ad esempio quelli gastrointestinali, legati al sonno o all’umore.

Per concludere, la pratica del Vinyasa presenta un notevole giovamento per tutto il corpo, migliorando il rapporto con la componente fisica e con quella mentale.

Ashtanga Yoga cos’è

Ashtanga: pratiche moderne, meditazione in movimento, quando è nato, in Italia chi lo insegna, come si pratica e le sue particolarità.

Chi si interessa e frequenta un po’ di più il mondo della spiritualità potrà essersi chiesto almeno una volta: l’Ashtanga Yoga cos’è?

In breve, questa è una delle molteplici sfaccettature di questa millenaria pratica olistica e poliedrica, che si rivela essere una delle pratiche moderne dello Hatha Yoga più apprezzate.

È un sistema dinamico ed energizzante, reso famoso dal maestro Sri K. Pattabhi Jois, che coinvolge asana (posizioni fisiche), pranayama (controllo del respiro) e concentrazione, ma che si differenzia da quello tradizionale soprattutto per il suo essere vigoroso, una specie di meditazione in movimento.

Ashtanga yoga cos’è: l’arte della meditazione in movimento

L’Ashtanga Yoga, una variante di quello tradizionale, ha affascinato sempre più persone con la sua intensità e la fusione magistrale tra movimento dinamico e ricerca filosofica interiore.

Originario dell’antica India, questo stile ha radici profonde ed è ancora oggi una delle pratiche più amate e diffuse. La sua essenza è intrinsecamente connessa all’esecuzione di “otto passi”, come suggerisce la traduzione del suo nome in sanscrito, che conducono alla scoperta di sé:

  1. condotta sociale (Yama);
  2. attenzione individuale (Niyama);
  3. assunzione corretta delle posture (Asana);
  4. controllo del respiro (Pranayama);
  5. pacificazione dei sensi (Pratyahara);
  6. concentrazione profonda (Dharana);
  7. meditazione (Dhyana);
  8. illuminazione e l’autocoscienza (Samadhi).

In poche parole questa pratica incarna l’armonia dell’esistenza, trasformando la pratica fisica in un’arte meditativa in movimento, orientata alla connessione con il proprio essere interiore.

Pratiche moderne dello Hatha Yoga: come effettuare l’Ashtanga

L’Ashtanga yoga, una variante dinamica della pratica classica asiatica, si distingue da quest’ultima principalmente per la sincronizzazione tra movimenti intensi e la respirazione consapevole.

Questa disciplina prevede, in poche parole, sei serie di posizioni, ognuna con un ordine specifico:

  1. Yoga chikitsa o yoga terapia: comprende 75 asana che spaziano dai saluti al sole alle posizioni in piedi, sedute, piegamenti all’indietro, asana invertite, fino al rilassamento finale con la posizione del cadavere. Questa serie mira a riequilibrare il corpo e migliorare la postura.
  2. Nadi shodhana: rafforza i canali attraverso cui fluisce il prana, l’energia vitale del corpo.
  3. Serie avanzata A: si concentra sulla purificazione del sistema nervoso attraverso complesse posizioni di equilibrio, contorsioni e apertura delle anche. Richiede una maggiore flessibilità e controllo mentale.
  4. Serie avanzata B: gli asana, qui, si focalizzano sulla forza delle braccia e delle spalle, con posizioni di bilanciamento a braccia. Sfida la resistenza fisica e mentale.
  5. Serie avanzata C: introduce ancora più asana invertite e richiede un alto livello di forza e agilità. Gli esercizi enfatizzano il flusso di energia verso l’alto, stimolando il sistema endocrino.
  6. Serie avanzata D: il culmine della pratica di ashtanga yoga. Le posizioni, in questa fase, diventano estremamente avanzate, come quella a gambe di loto invertite, portando a uno stato di profonda meditazione e trasformazione interiore. È perciò adatta solo a praticanti esperti.

Per avvicinarsi progressivamente all’Ashtanga, è consigliabile iniziare con esercizi di stretching e valutare attentamente il livello di intensità in base alle esigenze del proprio corpo.

La consapevolezza del respiro svolge un ruolo fondamentale durante l’esecuzione delle posizioni, mentre è preferibile praticare a stomaco vuoto e idratarsi adeguatamente dopo la sessione per un’esperienza ottimale.

Per concludere…

In Italia, l’Ashtanga viene insegnato da insegnanti che devono essere qualificati e appassionati, in quanto è una pratica che richiede ampie conoscenze e consapevolezza, soprattutto perché risulta più intenso e complesso dello Yoga tradizionale.

Molte scuole e centri Yoga in Italia offrono corsi per principianti e praticanti esperti, adattando gli insegnamenti alle esigenze e al livello di ciascun allievo.

Con la crescente popolarità di questa pratica nel paese, l’Ashtanga ha trovato quindi un solido seguito di praticanti dedicati, attratti dalla sua profondità e dalla fusione unica tra movimento e meditazione.

 

Riflessioni di fine estate

Osservo questo squarcio di fine estate sul fascino mutevole di un tempo che avanza:

una luce diversa, più luminosa più trasparente, quasi un invito a non sorvolare ma a soffermare meglio lo sguardo, intanto, anche il frastuono estivo si assopisce, lentamente richiamato all’interno di spazi di maggiore riposo.

Adesso, come quasi sempre accade nei tempi di mezzo, è facile sentir risalire una certa malinconia per ciò che è stato e una certa incertezza per ciò che verrà;

Allora penso alla difficoltà che ogni volta incontriamo nel concederci una pausa fra un respiro e l’altro e a quanto in quella pausa, possiamo ritrovare tutti noi stessi;

È tempo di andare oltre la nostra paura oltre i nostri pensieri così destabilizzanti ma con i quali coloriamo noi stessi e la nostra realtà;

È tempo di fermarsi, trovare uno spazio solitario dove poter osservare ed osservarsi;

Allora vi accorgerete che ciò che avete osservato fino a quel momento, tutto ciò che avete pensato di aver guardato e riconosciuto, in realtà,’ non lo avevate realmente visto: del resto, il primo passo per il risveglio è cambiare lo sguardo sul mondo.

In quel luogo, dove il rumore intorno è ora smorzato, siete nella condizione di ascoltare il solo frastuono che è ancora dentro di voi ed iniziare il cammino verso il vostro luogo di pace;

Ovunque voi siate respirate: non esiste atto più intimo del vostro respiro. Il respiro parla di voi e non esiste occasione più generosa per riempire di luce e di gioia la vostra vita;

Respirate profondamente accorgendovi cosa accade alla vostra realtà percettiva, un respiro dopo l’altro: guardate l’opacizzarsi del contenuto dei vostri pensieri, il risalire lento dei vostri sensi assopiti, lasciateli ora riposare nella bellezza che è intorno a voi e lasciatevi attrarre da quel luogo di grazia che è dentro di voi.

È quando la mente si placa che il miracolo accade.

Vi aspetto con gioia e gratitudine.

 

 

Yoga benefici e controindicazioni nel breve periodo

Benefici dello yoga a breve termine, benefici psicologici, controindicazioni, aspetti percepiti all’inizio di questa pratica subito dopo poche lezioni.

Nato come pratica spirituale e filosofica in antichi testi indiani, lo yoga si è evoluto nel tempo in una grande varietà di forme, spaziando dall’equilibrio mentale alla salute fisica.

Originariamente, quindi, questa pratica abbracciava l’arte di bilanciare corpo e mente, mentre le sue incarnazioni moderne spesso si concentrano sulle posture fisiche, chiamati asana, con altri tipi di intenzioni e scopi.

Nel contesto odierno, la filosofia, l’idea alla base e il modo di svolgere lo yoga possiamo dire che siano cambiate, ma questo non ha modificato gli effetti benefici che questa antica disciplina olistica porta anche nel breve termine, ovvero subito dopo pochissime lezioni.

Yoga benefici: tutti i vantaggi immediati di questa pratica

Nell’ambito dello yoga moderno, i benefici coinvolgono sia il corpo che la mente. Questa pratica, spesso riconosciuta per il suo ruolo nel favorire il rilassamento psico-fisico e ridurre lo stress, offre infatti un’ampia gamma di vantaggi immediati.

Considerato un esercizio a basso impatto, lo yoga moderno ha dimostrato di poter fornire i medesimi risultati di altre attività fisiche simili, contribuendo anche a contrastare gli effetti di uno stile di vita sedentario.

Le posture, chiamate asana, costituiscono l’elemento centrale di questa pratica, e sono considerate un metodo efficace per migliorare la salute sia mentale che fisica.

Nell’ambito fisico, ad esempio, lo yoga comporta un maggiore controllo sulla respirazione, che si traduce in una migliore salute cardiovascolare e di tutti i sistemi organici.

Le varie posizioni, inoltre, sostengono la colonna vertebrale, rafforzano la muscolatura e l’equilibrio, correggendo perciò tutti i problemi legati a una cattiva postura.

Al di là degli aspetti fisici, però, è stato anche visto quanto siano numerosi nello yoga i benefici psicologici. Le ricerche hanno infatti rilevato collegamenti positivi tra questa pratica e una riduzione dei sintomi depressivi e ansiosi.

Prudenza post-sessione: yoga controindicazioni possibili

Sebbene alcune ricerche abbiano elogiato gli effetti positivi dello yoga sulla salute mentale e fisica, non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di un’attività che coinvolge appieno le potenzialità fisiche e mentali e per questo può comportare delle controindicazioni, se eseguita con poca cognizione e senza la guida di un insegnante esperto.

Nel panorama delle controindicazioni, ad esempio, le preoccupazioni si concentrano su lesioni fisiche e rischi associati alla pratica quando svolta in maniera sommaria e poco attenta.

Lo yoga moderno, in particolare il tipo posturale, se non svolto sotto la guida di un insegnante esperto, può comportare in particolare lesioni alla schiena e a varie parti del corpo. Uno studio australiano ha rivelato che il 20% dei praticanti di yoga ne ha subito almeno una durante la pratica, con il 4,6% che ha richiesto cure mediche.

È principalmente la mancanza di preparazione adeguata per i principianti una delle cause più grandi, per questo viene sempre suggerito di seguire questa pratica in presenza di un maestro che possa correggere eventuali errori e scongiurare così gli infortuni.

Yoga Benefici: in breve

Lo yoga, da pratica antica a moderna, offre benefici immediati per mente e corpo. Le posture migliorano la salute fisica, la respirazione migliora la circolazione cardiovascolare e i vantaggi psicologici includono la riduzione di ansia e depressione.

Tuttavia, la pratica richiede cautela: se eseguita in modo errato può infatti causare lesioni. La supervisione di un maestro è quindi essenziale, specialmente per i principianti, e un equilibrio tra consapevolezza e attenzione è elemento chiave per godere appieno dello yoga e i benefici che comporta, evitando controindicazioni.

Yoga spirituale per ritrovare la propria energia

Lo yoga è innanzitutto una ricerca spirituale, inteso anche come stile di vita per vivere in maniera naturale e sciolta, ovvero la più incline possibile alla propria natura essenziale, niente a che vedere con la religione.

Nell’epoca frenetica in cui viviamo, trovare un equilibrio tra corpo e mente è essenziale per ripristinare la nostra energia interiore e riuscire a far fronte con positività a molti problemi quotidiani.

In una società che privilegia e alimenta il consumo e l’apparire, appare sempre più difficile e a volte fuori luogo parlare di spiritualità.

Lo yoga spirituale o meglio, lo yoga che tiene conto della spiritualità quale elemento fondante e finalità della partica, offre una strada affascinante per riscoprire la connessione con il nostro io più profondo, senza coinvolgere la religione e offrendo quindi una strada a chiunque, credente o meno.

In questo articolo, esploreremo l’associazione tra questi due concetti, focalizzandoci su una pratica particolarmente intrigante da questo punto di vista: il Kundalini, una disciplina in grado di aiutarci a liberare l’energia vitale bloccata nel nostro corpo, conducendoci verso uno stato di benessere e consapevolezza.

Yoga ricerca spirituale: che cosa significa

Yoga e spiritualità rappresentano quindi un binomio profondo e interconnesso che va oltre le convenzioni religiose. In questo contesto, lo yoga spirituale si esprime come un percorso per il benessere personale e l’armonia con il mondo circostante.

La pratica di questa disciplina, in particolare, si configura come un’autentica esperienza profonda, consentendo di riconnettersi con sé stessi e con gli altri in ogni aspetto della vita quotidiana.

Negli asana e nella meditazione, scopriamo l’essenza di tutto questo, ma essa si estende ben oltre, abbracciando l’arte, la musica, e anche il semplice atto di interagire con gli altri e dedicare tempo ed energia a chi ci circonda.

Questo intenso legame ci offre sostegno nei momenti difficili, permettendoci di affrontare le sfide con maggiore consapevolezza e calma. La guida spirituale dello yoga è come un filo conduttore che ci conduce a un profondo senso di pace interiore, donandoci l’opportunità di scoprire una connessione più profonda con l’essenza della vita stessa.

E’ importante riconoscere che quanto più ci allontaniamo dalla spiritualità più finiamo a percorrere una strada sterile, che ci allontana dalla nostra vera casa.

Energia spirituale Kundalini: dove si trova e che cos’è

Il Kundalini è il nome spirituale yoga per una potente energia a forma di serpente, che giace arrotolata alla base della nostra spina dorsale fin dalla nascita, custodendo la forza vitale che risiede in ognuno di noi.

Il risveglio dell’energia Kundalini è una pratica significativa per la crescita interiore, presente in molte tradizioni orientali, ma spesso trascurata nell’Occidente. Seguire questa pratica può portare a profondi cambiamenti, sia fisici che psicologici, e richiede un approccio calmo e rilassato.

La sua attivazione offre un’opportunità unica per un percorso yoga spirituale, liberandoci dai preconcetti e dalle delusioni del passato. Tuttavia, è fondamentale affrontare il risveglio con consapevolezza e pazienza, poiché un utilizzo scorretto di questa energia potrebbe avere conseguenze indesiderate.

Perciò, un’opportuna comprensione della nostra mente e un percorso di crescita personale, accompagnati da un padre spirituale yoga che sappia guidarci adeguatamente nella pratica, possono renderci pronti ad accogliere e comprendere appieno questa potente forza interiore.

In sintesi

Lo yoga è anche (e soprattutto) un percorso di ricerca interiore e benessere, strettamente connesso al misticismo senza essere legato a una religione specifica.

Esso offre la possibilità di riscoprire il legame con il nostro vero sé e con il mondo circostante, guidandoci verso una pace interiore e una connessione profonda con la vita.

Quindi lo yoga, al di fuori di ogni dogma o religione, ci aiuta a ristabilire la risonanza con  quella Divinità che è già al nostro interno e che ci consente di sentirci totalmente integri e mai separati da tutto il resto del creato.

Il Kundalini, una forma di energia interiore, rappresenta una disciplina potente ma delicata, in grado di portare cambiamenti significativi quando risvegliata con consapevolezza.

Questa pratica offre quindi un’opportunità unica per intraprendere un percorso di ritiro spirituale nello yoga, in grado di portare le persone a una più ampia consapevolezza e comprensione di sé stesse e di tutto ciò che le circonda.