Praticare in tre almeno inizialmente può essere un’abile strategia per imparare a muoversi insieme, coordinando i movimenti, respirare all’unisono e creare un equilibrio da squadra. Non è solo una questione puramente tecnica ma un’esperienza che stimola un rapporto più completo con sicurezza, stima, confidenza e soprattutto crea un sostegno silenzioso ma reciproco.
Non a caso nei testi dello yoga classico e nel buddismo si parla dell’importanza di creare un sangha, una comunità, ma soprattutto una rete animica e silenziosa in grado di sostenere energeticamente ogni singolo partecipante al gruppo di pratica.
I benefici dello yoga di gruppo
Lo yoga di gruppo aiuta ad uscire dai propri schemi mentali e fisici, si configura come un’attività sportiva potente per la mente che richiede presenza, apertura e spirito di collaborazione.
Condividere lo spazio e le posizioni con altre persone rende l’attività molto più ricca e stimolante. Oltre al miglioramento fisico in termini di forza, flessibilità ed equilibrio, si acquisiscono skill emotive tra cui empatia, pazienza e fiducia.
Ma c’è di più: aumentano la motivazione e la costanza. Essendoci un appuntamento da rispettare con persone che condividono il percorso non si saltano appuntamenti se non per situazioni che meritano attenzione.
Chi desidera iniziare in due dovrebbe valutare la lettura di questo articolo in cui parliamo di posizioni yoga di coppia: sono un ottimo trampolino per poi passare alla pratica di gruppo.
Migliorare equilibrio e coordinazione con il lavoro di squadra
Le posizioni yoga 3 persone mettono alla prova il senso dell’equilibrio in modo unico. In questi esercizi, ogni movimento influisce sugli altri, e questo richiede precisione e consapevolezza.
A livello fisico, si sviluppa una maggiore stabilità, un miglior controllo del corpo e una coordinazione raffinata. La mente impara a gestire il movimento in relazione agli altri, migliorando la concentrazione e la capacità di adattamento.
Molte posizioni prevedono contrappesi e supporti incrociati, creando dinamiche che sfidano i muscoli posturali e rinforzano tutto il corpo.
Rafforzare la connessione e la fiducia tra i praticanti
Nello yoga in tre, ci si affida, letteralmente, agli altri. E lo stesso fanno loro nei nostri riguardi. Alcune posizioni richiedono di sostenere il peso del compagno, o di lasciarsi sollevare: la tipologia di interazione crea un senso profondo di fiducia reciproca.
Viene anche ritenuta una pratica ideale per chi vuole rafforzare legami, sia personali che professionali. Perfetta per amici, coppie, famiglie o gruppi di lavoro che vogliono costruire un rapporto più solido attraverso il movimento consapevole.
Per maggiori approfondimenti potete scoprire come ridurre lo stress con lo yoga per trovare un nuovo equilibrio interiore.
Le migliori posizioni yoga per 3 persone
Sono tante le posizioni yoga per 3 persone che possono essere messe in pratica ma tra le migliori troviamo il plank presso dove un soggetto resta in plank mentre gli altri due forniscono supporto e pressione controllata per lavorare su forza e stabilità, oppure la posizione del signore della danza in cui si lavora su equilibrio e allungamento con un praticante che esegue la posa mentre gli altri contribuiscono a mantenere la posizione.
Terza opzione è la posizione della balena con assistente dove due persone collaborano mentre una terza agisce regalando un’apertura profonda del petto e un allungamento della colonna in sicurezza.
Concludendo
Se è vero che la pratica yoga allena alla vita, la ricerca di un’energia di gruppo solidale, è sicuramento uno degli aspetti più importanti da privilegiare anche da parte dell’insegnante che guida la pratica.
Imparare a lasciare andare i propri schemi personali per convogliare la propria energia con quella degli altri può essere un grande insegnamento.
Infine, la pratica yoga con tre persone o comunque con piccoli gruppi offrirà il vantaggio all’insegnante di poter seguire al meglio i suoi allievi e di poter suggerire le eventuali e necessarie varianti.