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Come cambia il fisico con lo yoga: benefici prima e dopo

Lo yoga scolpisce il corpo, offre benefici fisici e mentali, dallo stress ridotto alla forza aumentata. Lo yoga può trasformare la tua salute e il tuo benessere.

 

Praticare yoga quotidianamente e nel lungo periodo può sicuramente portare a benefici estetici. Prima di approfondire questi vantaggi però è importante sottolineare come i maggiori vantaggi della pratica, però, siano prima di tutto  mentali e psicologici.

Non solo, nostre è proprio a partire dalla trasformazione dei nostri atteggiamenti mentali e delle abitudini che possiamo pensare di migliorare anche il nostro fisico, considerato nello yoga solo come l’involucro più esterno e grossolano.

Lo yoga aiuta a concentrarsi sul qui e ora, sul respiro e sulla consapevolezza del proprio corpo. Basato sulla focalizzazione e sull’obiettivo si tratta di un allenamento che offre utilità anche allo sviluppo della concentrazione.

 

Come cambia il corpo praticando lo yoga

Diversi studi scientifici hanno confermato i numerosi benefici dello yoga per il corpo e la mente. È stato dimostrato che la pratica regolare dello yoga contribuisce ad alleviare vari disturbi cronici.

Chi pratica yoga regolarmente presenta un minor rischio di colesterolo alto, ipertensione e obesità, grazie a esercizi che aumentano la forza e la flessibilità, migliorano la respirazione e riducono la pressione arteriosa.

Inoltre, lo yoga si è rivelato efficace nel contrastare mal di testa, dolori mestruali e insonnia, e può prevenire molti disagi tipici della menopausa.

Dopo alcuni mesi di pratica costante, i benefici dello yoga diventano ancora più evidenti. Si osserva una riduzione dei dolori cronici e del mal di schiena, un affinamento dell’addome con conseguente perdita della classica pancetta centrale, un riequilibrio della pressione sanguigna e maggiore desiderio sessuale.

Altri benefici includono un aumento della capacità polmonare, una diminuzione dell’ansia e della depressione, e un riequilibrio del sistema nervoso con maggiore calma e minore tensione fisica.

 

Benefici dello yoga a medio e lungo termine

La pratica regolare dello yoga contribuisce, nel medio e nel lungo termine, anche a ridurre la produzione di cortisolo, chiamato anche l’ormone dello stress, ma aiuta, inoltre, a migliorare l’autodisciplina e a sviluppare una maggiore forza fisica e mentale.

Dopo alcuni anni di pratica costante, si osserva un rafforzamento delle ossa, che riduce il rischio di artrite e osteoporosi.

Si riduce anche il rischio di malattie cardiovascolari e il cervello diventa più efficace nel controllare emozioni come rabbia e paura.

Lo yoga facilita il rilascio dello stress e delle emozioni spiacevoli, contribuendo a un approccio più leggero alla vita quotidiana e riducendo i segni dell’invecchiamento corporeo.

 

Conclusioni

In questo articolo dedicato ai benefici dello yoga abbiamo passato sommariamente in rassegna molti dei vantaggi.

Con la pratica regolare, lo yoga può trasformare non solo il corpo, rendendolo più tonico e flessibile, ma anche la mente, favorendo uno stato di maggiore calma e benessere.

Si consiglia di partecipare alle sessioni con insegnanti qualificati ed esperti, preferibilmente in presenza almeno una o due volte alla settimana: i benefici arriveranno gradualmente.

Cuscino da yoga: come scegliere il più adatto alla pratica

Come si sceglie il cuscino per praticare yoga? Trovare il cuscino adatto aiuta la postura da seduti e facilita la pratica. Scopri alcuni consigli utili a decidere.

Nella pratica dello yoga e della meditazione, è fondamentale avere una seduta che risponda alle proprie esigenze fisiche. È importante un supporto che faciliti l’esecuzione delle asana e mantenga il corpo fermo durante le pratiche più profonde.

Un cuscino adeguato può fornire il sostegno necessario, alleviando le tensioni e favorendo il rilassamento muscolare, permettendo di assumere le posizioni in modo ottimale.

Questo è essenziale per mantenere la stabilità fisica desiderata durante lunghi periodi di allenamento, prevenendo il tipico intorpidimento delle gambe e agevolando la concentrazione nelle sessioni di meditazione.

A cosa serve il cuscino yoga

I cuscini da meditazione sono progettati per garantire una posizione seduta stabile e confortevole, come descritto nel concetto di “sthira-sukham-āsanam” di Patanjali.

Questi cuscini aiutano a prevenire l’intorpidimento delle gambe durante la ricerca dell’immobilità. Inoltre, risultano utili in posizioni che richiedono una flessibilità che potrebbe mancare o quando si soffre di specifici dolori, offrendo il necessario aiuto per una pratica più agevole e confortevole.

Come scegliere il cuscino per Yoga

L’altezza del cuscino da meditazione è fondamentale per trovare il sostegno più adatto.

Anche le dimensioni sono importanti. Per chi medita principalmente a casa, un cuscino più grande potrebbe essere ideale. Per chi preferisce la meditazione all’aperto, un cuscino facile da trasportare è più pratico.

Le diverse forme dei cuscini sono progettate per adattarsi a varie posizioni. Ad esempio, un cuscino quadrato e sottile potrebbe essere particolarmente confortevole per chi pratica Ardha Padmasana, Siddhasana o altre posizioni yoga.

Cuscino per yoga “bolster”

Il bolster yoga, spesso chiamato semplicemente “cuscino yoga” o “cuscino da meditazione”, è un supporto fondamentale per eseguire determinati movimenti e mantenere posizioni precise.

Questo cuscino aiuta a raggiungere posture corrette, proteggendo al contempo le articolazioni e le aree più sensibili del corpo. Grazie al supporto offerto dal bolster, è possibile assumere la posizione ideale senza sovraccaricare lo scheletro.

Numerosi esercizi, inclusi quelli del pilates, traggono vantaggio dall’uso del bolster yoga. Inoltre, questo supporto risulta particolarmente utile anche durante il rilassamento post-allenamento o nelle sessioni di stretching. Il bolster contribuisce a migliorare il comfort di chi pratica yoga, facilitando il mantenimento delle posizioni senza provocare inutili sforzi.

Indispensabile per praticare lo yoga restorative.

Cuscino per yoga “zafu”

Il cuscino da meditazione zafu, proveniente dall’antica Tradizione Orientale, è progettato per facilitare posizioni sedute o inginocchiate. Questo cuscino, tipicamente di forma rotonda, è ampiamente utilizzato da monaci zen e buddhisti. Il suo design consente di mantenere una postura eretta della schiena, riducendo le tensioni dolorose durante la meditazione.

Sedendosi sullo zafu, è possibile ottenere una posizione del loto più corretta. Inoltre, per chi pratica la meditazione zen in ginocchio, il cuscino può essere posizionato in verticale tra le cosce e utilizzato come supporto per alleviare il disagio agli arti inferiori, mantenendo la schiena adeguatamente dritta. Il zafu rappresenta un elemento essenziale per chi cerca comfort e stabilità nella propria pratica meditativa.

Yoga: sentimento, meraviglia e spiritualità

Dopo diversi anni trascorsi sulla strada dello yoga, mi soffermo sovente ad interrogarmi su cosa significhi yoga per me.

Nella mia esperienza l’insegnamento e la pratica personale non sono mai stati separati: confluiscono insieme verso quella che forse è la comprensione più vera e trasformativa della conoscenza umana : la non separazione.

Praticare yoga ci pone, prima o poi, al cospetto di un tema tanto importante quanto a volte poco indagato, talvolta male interpretato e attualmente sempre più difficile da avvicinare:  la spiritualità

Non si può evitare di parlare di spiritualità.

Non si può evitare di parlare di una condizione naturalmente connaturata al nostro essere e dalla quale forse ci siamo solo allontanati e dimenticati.

Non sarebbe forse bellissimo, per il singolo individuo e poi per tutta la specie, e ancora per tutte le forme di vita esistenti e infine per il pianeta se la spiritualità potesse, oggi, indossare il ruolo di una riscoperta sentita e motivata ?

Yoga e meraviglia

Praticare yoga è l’occasione per ridestare in noi la meraviglia.

La meraviglia ha molto a che vedere con la nostra capacità di restare aperti :  aperti quando nella pratica ci muoviamo da una posizione all’altra, aperti quando ci relazioniamo con la nostra vita anche rispetto alle cose che non ci piacciono.

Ed è proprio li che può avvenire il cambiamento, mentre lo sguardo torna ad aprirsi verso quel mare di infinite possibilità che la vita ci offre.

Trovo la meraviglia molto vicina alla spiritualità. È il motore che ci spinge verso una conoscenza sempre più libera dagli schemi, più intima e profonda e che tende all’infinito.

La meraviglia alimenta meraviglia così come meditare alimenta il desiderio di meditare.

Mi viene da pensare a quel senso di stupore inaspettato che può sorprenderci quando ritroviamo un tesoro ormai sepolto da tanto tempo, un ritrovamento che ci coglie di sorpresa  e che ci  sospinge con entusiasmo nella nostra ricerca : vogliamo conoscere, scoprire, saperne sempre di più .

Non è forse proprio la forza di quella meraviglia che tocchiamo ogni volta nella  pratica come nella vita a riaccendere una sete di riscoperta  sempre più’ bella e profonda di noi stessi?

Spiritualità: un’esperienza intima ed avvolgente

Ho sempre pensato che lo yoga abbia in sé tutte le potenzialità possibili e i mezzi disponibili per accompagnarci ad operare una svolta in questo senso.

Si dice che lo yoga operi un cambiamento in coloro che lo praticano.

In realtà non si diventa altro, ma semplicemente ritroviamo noi stessi.   

Magari ci avviciniamo alla pratica per un mal di schiena o per superare i postumi di uno stress post traumatico.

Dopo un po’ di tempo trascorso sul tappetino può accadere di ritornare alla “meraviglia” del proprio sentire, del ricongiungersi a se stessi.

Le percezioni somato- sensoriali ci trasportano in una dimensione trascendente quella che prima era la sola gestualità;

Riscopriamo il fluire rilassato del nostro respiro;

Incontriamo il silenzio.

Ora, il corpo può divenire, poco a poco, il luogo di riposo della nostra mente, la coltre si solleva, riscopriamo non altro, ma qualcosa che era già li, c’è sempre stato.

Restiamo ancora aperti e incontriamo la sacralità di chi ci consente la l’esperienza della nostra vita –  la coscienza si espande e anche  tutto ciò che prima era contratto si espande.

Seduti nella quiete, da quella meraviglia che accompagna ogni nostra espansione, possiamo cogliere il senso dell’infinito dentro e fuori di noi, ci tiene insieme e tiene insieme tutte le cose.

Ritroviamo casa.

HAM SA

5 Posizioni yoga sulle braccia per tonificare e rassodare

Scopri gli esercizi yoga più efficaci per le braccia, tonifica e rassoda le tue braccia con queste posizioni.

 Le posizioni yoga sulle braccia offrono una serie di esercizi dedicati a rafforzare e tonificare. Questi migliorano la forza, la stabilità e l’equilibrio del corpo nel suo insieme

Le prime due asana che descriveremo sono posizioni di livello intermedio che sono raggiungibili nel tempo e con la pratica. Si tratta, infatti, di Adho Mukha e Chaturanga Dandasana che appartengono alla serie dei Saluti al Sole. In questo articolo descriveremo i passaggi da eseguirle.

Ardha Sirsasana, invece, necessita di maggiore flessibilità soprattutto nella zona delle spalle, perciò va eseguita con moltissima attenzione e solo con insegnanti.

Kakasana e Tolasana richiedono maggior equilibrio e una guida di un professionista per essere eseguite correttamente, oltre che una maggiore consapevolezza del corpo, perciò ne citeremo esclusivamente i benefici.

 

Adho Mukha

La posizione del Cane a Testa in Giù (Adho Mukha Svanasana) è un completo allungamento della schiena che estende le spalle, i tendini delle ginocchia, i polpacci, gli archi dei piedi, le mani e rafforza la colonna vertebrale, le braccia e le gambe.

Ecco come si pratica Adho Mukha Svanasana:

  • dalla posizione di quadrupedia, il bacino viene sollevato estendendo le gambe e spingendo il peso all’indietro;
  • l’addome è portato verso le cosce e il coccige verso l’alto;
  • si cerca di spingere mani e piedi verso il basso;
  • le braccia e le spalle vengono mantenute tese, il collo rilassato e lo sguardo rivolto verso l’ombelico o le ginocchia;
  • si inizia piegando un ginocchio e poi l’altro, simulando una camminata sul posto,

Successivamente, si estendono le gambe cercando di portare prima un tallone e poi l’altro a terra. La posizione deve essere mantenuta per 5 respiri.

 

Chaturanga Dandasana

Chaturanga Dandasana, nota anche come la “plancia a quattro zampe”, è una posizione che richiede forza e controllo. Ecco come viene eseguita:

  • mettersi in ginocchio sul tappetino e appoggiare le mani sul pavimento davanti a sé. Sollevare il sedere verso l’alto e distendere le braccia e le gambe, portandosi nella posizione del Cane che guarda giù;
  • portare il busto in avanti continuando a mantenere la schiena e le braccia diritte;
  • piegare lentamente i gomiti fino ad arrivare con il petto vicino al pavimento, senza però toccarlo;
  • mantenere la posizione per 10 respiri, prestando attenzione alla stabilità del corpo e al controllo della respirazione.

Chaturanga Dandasana è una posizione impegnativa che aiuta a rafforzare braccia, spalle, schiena e addome, oltre a sviluppare la concentrazione e la consapevolezza corporea.

 

Ardha Sirsasana

Questa asana è nota per irrobustire la muscolatura di braccia, spalle e schiena, preparando il corpo per posizioni più avanzate come Sirsasana, la posizione sulla testa.

Il nome Ardha Sirsasana deriva dal sanscrito, dove “Ardha” significa “metà”, “Sirsa” significa “testa” e “Asana” significa “posizione”. Quindi letteralmente si traduce in “la mezza posizione sulla testa“.

 

Corvo: frontale e laterale

La posa del corvo è un esercizio ampiamente utilizzato dagli yogi, soprattutto da coloro che si avvicinano per la prima volta alle posizioni in equilibrio sulle mani. Questa posizione consente di individuare facilmente il proprio baricentro e di apprendere le inversioni in modo graduale e sicuro.

I suoi principali benefici includono il rafforzamento del core, dei polsi e della parte alta della schiena.

Rispetto alla posizione standard, la variante del corvo laterale coinvolge uno spostamento delle gambe su un lato, con una delle gambe a contatto con uno solo dei due gomiti grazie alla rotazione dei fianchi.

 

Tolasana, la posizione della scala

Come la posa del corvo, Tolasana o posa della scala, possiede dei benefici simili alle asana dello yoga tradizionali, tra cui la riduzione di ansia e stress e un generale senso di benessere, sia fisico che mentale.

Inoltre, la sua esecuzione consentirà di sviluppare la forza nel core e nei polsi, stimolerà la digestione con l’attivazione della muscolatura addominale e aiuterà a migliorare l’equilibrio.

 

Conclusioni

Le posizioni sulle mani offrono una vasta gamma di opzioni, tutte divertenti e altamente benefiche per migliorare il tono muscolare. Attivano diverse parti del corpo durante il mantenimento della posizione, fornendo un lavoro completo.

Come accennato prima, è sempre vantaggioso essere seguiti da un insegnante: non solo si migliorerà più in fretta ma sarà possibile eseguire le asana senza correre alcun rischio.

Yoga – yoga posturale: le due facce di una stessa medaglia

 

La pratica dello yoga cambia la nostra modalità di entrare in relazione con lo spazio interno e conseguentemente con lo spazio esterno a noi.

Uno spazio inizialmente pensato “ordinariamente” come vuoto che si trasforma in uno spazio percepito “sottilmente” come unione, come un luogo di integrazione dove le risposte che cerchiamo emergono spontaneamente e silenziosamente.

Da questo spazio ritrovato finiamo per muoverci verso l’esterno in modo completamente diverso.

In questo senso tutte le dinamiche, le disarmonie definite come “posturali” si riconducono principalmente alla modalità che solitamente abbiamo di interagire con quello lo spazio.

La riconosciamo e ripartiamo da li: quella che era la sola attenzione al corpo lascia il passo al movimento cosciente del respiro trasformando tutto il resto.