La posizione del guerriero è un’asana classica che offre numerosi benefici per la salute e il benessere. Ne parliamo in modo semplice ed efficace.
La posizione del guerriero è una delle più conosciute dello yoga e può essere eseguita secondo molteplici varianti. È presente anche all’interno delle sequenze dei saluti al sole ed è apprezzata perché permette di allungare i muscoli, rafforzando la parte superiore dell’organismo e al contempo le gambe.
Non sono gli unici effetti positivi di quest’asana così amata e versatile, da inserire come stretching prima e dopo pratiche più intense, comprese quelle legate a sport tra cui nuoto, corsa e trekking, per fare degli esempi.
Nell’approfondimento di oggi vi raccontiamo qualcosa di più su Virabhadrasana, il cui nome è un omaggio al guerriero Virbhadra, una creatura del Dio Shiva.
A cosa serve la posizione del guerriero
Partiamo con l’analizzare quali sono più nel dettaglio i benefici delle posizioni del guerriero nello yoga, così da comprendere a cosa servono esattamente.
Premesso che ogni variante interessa particolari parti del corpo, e agisce quindi in un modo differente, in linea di massima i tratti comuni sono soprattutto i seguenti:
- Essendo una pratica di stretching, consente un allungamento che coinvolge più muscoli corporei in contemporanea.
- Rientra tra gli esercizi di equilibrio e in quanto tale comporta un rafforzamento muscolare, anche a livello addominale e del pavimento pelvico.
- La posizione del guerriero favorisce un allineamento posturale corretto e una maggiore consapevolezza corporea.
- La mente ne trae giovamento, in quanto vengono implementate le capacità di concentrazione.
- Il petto viene sollecitato, a fronte di una maggiore apertura che risulta favorevole persino sulle scapole.
Per tutte queste motivazioni nello yoga la posizione del guerriero è considerata preparatoria a sessioni più intense e non a caso viene eseguita all’interno di molteplici sequenze, risultando comune a diversi stili.
Posizione del guerriero: le sue varianti più conosciute
Le posizioni del guerriero più conosciute nello yoga sono soprattutto le seguenti, vediamole insieme:
- Posizione del guerriero 1: favorisce soprattutto l’allungamento delle spalle, il rafforzamento di gambe, schiena e core nonché l’apertura del petto. Durante l’esecuzione, una gamba si allunga all’indietro mentre la schiena rimane dritta, con le braccia rivolte verso l’alto, creando una sorta di triangolo.
- Posizione del guerriero 2: consente di aprire i fianchi e in contemporanea il petto, migliora l’equilibrio, dona maggiore forza alle gambe. Questa l’esecuzione: una gamba va indietro, il petto è rivolto in avanti, il ginocchio dell’altro arto è piegato e il piede ben ancorato, le braccia vanno estese in orizzontale in maniera parallela alle gambe. Il piede anteriore è ruotato nella stessa direzione delle braccia, quello posteriore rimane parallelo rispetto al lato corto del tappetino.
- Posizione del guerriero 3: la variante più intensa tra queste posizioni del guerriero nello yoga – ma ce ne sono altre più avanzate – complice il compimento di un gesto di maggiore equilibrio. Può essere utile aiutarsi con dei blocchi in sughero, almeno agli inizi. Il punto di partenza è guerriero 2, rispetto al quale la gamba posteriore si trova sollevata da terra, in allungamento.
Conclusioni
Oggi vi abbiamo portato alla scoperta della posizione del guerriero nello yoga e delle sue varianti base. Un esercizio che presenta concreti benefici per la salute, fisica e mentale, capace di regalare più di una soddisfazione se eseguito con costanza nel tempo.