Porta nella tua vita il benessere dello yoga e della meditazione: YOGA TERAPIA – parte prima
Yoga terapia si yoga terapia no: c’è molta polemica intorno a questo termine. Al di là della considerazione oggettiva che un insegnante di yoga di per sé non possa essere considerato un medico o un terapista non avendone le specifiche competenze. È anche vero che l’aspetto terapeutico è già insito nella disciplina dello yoga e che un insegnante che si rispetti dovrebbe essere tenutario e attento dispensatore di quella che attualmente viene riconosciuta come scienza yogica.
I benefici psicofisici avanzati e testimoniati sempre più da una pratica costante, diventano un luogo di riferimento cui la scienza medica e la psicologia occidentale rivolgono il loro interesse in modo sempre più approfondito.
È un dato di fatto ed esiste ormai un’ampia letteratura in merito a quanto l’efficacia della yoga terapia e della meditazione sia sempre più riconosciuta nel suo ruolo di terapia preventiva, adiuvante e lenitiva per molte patologie.
Medicina e meditazione: un’origine comune
Del resto le parole medicina e meditazione anche a colpo d’occhio, non sono così etimologicamente distanti. Esse condividono una radice latina comune = mederi ovvero curare.
Mederi è una parola che, a sua volta, deriva da una radice indoeuropea il cui significato è misurare: qui, l’interpretazione più immediata e istintiva di questo termine ci porta a considerare la circostanza che tutti gli esseri viventi possiedono al loro interno una personale misura tale da condizionarne la qualità dell’esistenza se non la stessa sopravvivenza.
Oggi sappiamo di poter definire il termine misura con la ricerca di un equilibrio interno: una condizione necessaria e in grado di influenzare qualitativamente tutti gli aspetti della vita dell’uomo e che la scienza yogica intende rivolta a tutti i piani dell’essere attraverso la sua forma triadica di asana- dhyana e pranayama.
Inoltre la vicinanza di questi due termini ci porta inevitabilmente ad interrogarci sul ruolo della meditazione nella medicina e su come possa migliorare la nostra salute.
Conosciamo bene quanto la yoga terapia si prefigga il riordino dell’organismo umano sia da un punto strutturale quanto a forza, flessibilità, allineamento – fisiologico attraverso la corretta funzionalità dei sistemi corporei ed infine psicologico attraverso la conquista del benessere mentale.
La diffusione del buddismo in Occidente
La diffusione occidentale del buddismo e delle tecniche meditative ha contribuito a spostare l’interesse di molti psicoterapeuti che, nonostante lo scoglio della “non esistenza dell’io” professata da queste dottrine, hanno iniziato a considerare la ricerca della liberazione dalla sofferenza psichica attraverso un percorso incentrato sulla autoconsapevolezza.
Anche gli studi effettuati attraverso le risonanze più all’avanguardia hanno permesso di evidenziare nuove frontiere nel rilassamento psico-fisico riconducibili alla pratica di Yoga Nidra.
Una pratica, ad oggi, considerata un metodo sistematico a valenza scientifica per indurre uno stato di rilassamento profondo ma anche il miglioramento delle funzioni cerebrali e cognitive riscontrabili nel potenziamento della capacità di visualizzazione, nel miglioramento della stimolazione sensoriale e non ultimo nell’attivazione della memoria a medio/lungo termine. il tutto grazie ad un preciso percorso di elementi di psicologia yogica e di psicologia occidentale.
Lo yoga come terapia adiuvante
Lo yoga in quanto terapia alla fine si basa sul principio che il corpo sia in grado di autoregolarsi e di re-instaurare l’equilibrio fisico e mentale necessario alla salute attraverso la valorizzazione delle proprie risorse personali.
Noi che pratichiamo yoga sappiamo che stare bene non è solo assenza di malattia o d’infermità, il corpo con l’andare del tempo inevitabilmente si corrompe.
Per stare bene occorre “sentirsi bene” da un punto di vista fisico, mentale, emozionale, relazionale, culturale, sociale. In una parola occorre essere in armonia con se stessi, con la vita indipendentemente dalle vicissitudini, dalle difficoltà e dal passare del tempo.
Nell’evoluzione di questo concetto anche l’OMS – l’organizzazione mondiale della sanità’ considera un dovere di tutti i governi lavorare per promuovere la salute dei propri cittadini attraverso la prevenzione, la regolamentazione e il mettere a disposizione tutto ciò che è necessario e indispensabile allo scopo.
In Germania ad esempio i medici di base, là dove necessario, prescrivono cicli di sedute di yoga e le sedute sono rimborsabili dal S.S.N del paese.
Yoga terapia e meditazione: due discipline sempre più ricercate
Nonostante il cammino sia ancora lungo, grazie al crescente interesse per lo yoga e la meditazione, l’attuale visione medica e scientifica si va sempre più indirizzando verso un concetto meno meccanicistico e multispecialistico per abbracciare una visione dell’essere più ampia, omnicomprensiva ed evolutiva. In quest’ambito ogni singola espressione fisica o mentale può essere considerata non più fine a se stessa, ma indagata nell’ambito di un processo dinamico che rivolge il suo interesse alla persona in tutta la sua complessità.
Questa nuova impronta permette di promuovere anche nelle terapie più tradizionali una migliore efficacia: se da un lato restituire alla persona la capacità di ascolto, la fiducia nelle proprie risorse e la padronanza di sé può aiutare favorevolmente nella risoluzione di un determinato malessere, dall’altro, in campo medico scientifico, l’avvalersi delle discipline dello yoga e della meditazione consente un contatto medico – paziente sicuramente più umano, maggiormente incline all’ascolto e quindi meno invasivo anche da un punto di vista emotivo.
“Siamo piccole onde dell’oceano cosmico” Paramahansa Yogananda